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Basket femminile, Qualificazioni Europei 2019: le convocate dell’Italia ai raggi X per le sfide a Croazia e Svezia
Slavonski Brod, La Spezia. Sono queste le città che vedranno l’Italia scendere in campo per le qualificazioni agli Europei 2019 di Serbia e Lettonia. Sono le ultime due partite, quelle con Croazia e Svezia, e serviranno per dare la certezza del pass continentale alle azzurre. Andiamo a vedere, una per una, le 17 convocate da coach Marco Crespi per questa doppia sfida, ricordando che soltanto 12 di esse potranno andare a roster:
OLBIS FUTO ANDRE’
Al primo campionato da big, la diciannovenne di Castel San Pietro Terme, nata il giorno di Natale del 1998, sta dimostrando che non è arrivata a Schio per caso. Pur con davanti due come Sandrine Gruda e Jantel Lavender, sta comportandosi bene: in campionato mette insieme 10.3 punti a partita. In Eurolega gioca poco, ma per quella ancora un po’ di tempo c’è, anche se il Famila sta incontrando delle grosse difficoltà quest’anno.
DEBORA CARANGELO
La giocatrice di Maddaloni, in forza alla Reyer Venezia, sta giocando un campionato di una certa regolarità. I punti a partita sono 7.3, cui associa 3.2 assist con un massimo di 10 nella sfida contro Torino (ironia della sorte, l’unica partita in cui ha depositato un uovo in fatto di canestri). Cifre simili in Eurocup (6.7 punti e 2.7 assist a gara).
SABRINA CINILI
Passata da Napoli a Ragusa, sta viaggiando a 7.7 punti di media, perfettamente in linea con tutte le annate precedenti nella massima serie. La romana ormai non è più una sorpresa nel panorama delle convocazioni, dal momento che mette sempre qualche mattoncino a ogni partita.
MARTINA CRIPPA
Ormai da anni il vero Ministro della Difesa in maglia azzurra, ha cominciato la stagione a Schio con 4.2 punti e la necessità di sostituire degnamente Francesca Dotto nel match contro Napoli. In attacco il confronto tra le due non si pone, ma quello che di lei si nota, si sa, non va nelle statistiche.
VALERIA DE PRETTO
7 punti di media in campionato e 10 in Eurocup per l’ala di Venezia, finora su un binario non tanto distante da quello della stagione scorsa. Ha parecchia concorrenza nel ruolo, ma almeno una partita dovrebbe poterla giocare.
FRANCESCA DOTTO
Il vero punto di domanda di questo viaggio azzurro. Che si stia allenando agli ordini di Crespi è un fatto, perciò è possibile che il suo infortunio stia svanendo. Sarebbe una gran notizia per le azzurre, dato che è assai abituata a queste sfide. Al momento per lei 6.8 punti in campionato e 8 in Europa.
MARCELLA FILIPPI
Sorprende, ma non troppo, la chiamata dell’azzurra, che negli ultimi mesi è stata più spesso impegnata nel 3×3 con un oro mondiale e un quarto posto europeo. A Schio non sta lasciando un segno gigantesco. L’impressione è che, se ci sarà, giocherà una partita.
GAIA GORINI
Anche lei perno della Nazionale da tanto tempo, in genere da cambio della play. Passata da Ragusa a Venezia, la romana sta segnando e distribuendo qualche pallone in più rispetto alla scorsa annata in Serie A1, anche se in Eurocup le cose non vanno esattamente allo stesso modo.
JASMINE KEYS
Al terzo anno a San Martino di Lupari la vicentina sta dimostrando di valere la Serie A1 e l’azzurro, con oltre 11 punti di media, un po’ come recita il suo storico numero di maglia. La nota piacevole è che anche a rimbalzo si fa sentire, con 7.6 palloni catturati per incontro.
RAFFAELLA MASCIADRI
Per lei non serve citare cifre. Basta la carriera, che volge alla fine assieme al termine dell’anno. Sarà l’ultimo ballo in azzurro per lei, quasi a voler lanciare le più giovani dopo aver dato tanto, tutto, alla maglia dell’Italia. In qualsiasi caso, c’è solo da ringraziarla per tutto quello che ha fatto, che fa e che continuerà a fare per questo sport anche dopo aver appeso le scarpe al chiodo. Merita, più di tutte, un saluto fatto come si deve.
GIUDITTA NICOLODI
Dopo un’annata a Lucca ha sposato il progetto del Geas, in cui finora ha ingranato a fasi alterne. In seno alla squadra allenata da Cinzia Zanotti (che è anche vice in azzurro) è inamovibile nella sua ventina di minuti a partita, in cui cerca sempre e comunque un ruolo d’utilità.
ILARIA PANZERA
16 anni. Sono quelli che ha la giocatrice più giovane di questo gruppo. Verosimilmente resterà fuori dalle rotazioni di primo piano, ma ne va citata la capacità di saper stare benissimo in campo anche in A1 col Geas dopo averlo fatto validamente in A2. Fare 5,8 punti di media, nella massima serie e contro gente molto più esperta, è già un gran bel segnale, tanto più che contro San Martino di Lupari ne ha messi 15. E le giallonere non sono le ultime arrivate.
ELISA PENNA
Nota di merito per lei, che torna apposta per la maglia azzurra dagli Stati Uniti, dove sta giocando con la Wake Forest University il campionato universitario americano (la celebre NCAA). Ormai è, in tutto e per tutto, tra le punte della squadra italiana, e ritorna per dimostrarlo una volta di più.
KATHRIN RESS
A 33 anni regge ancora benissimo il campo a Napoli, e toccherà a lei giocare minuti importanti quando chiamata a farlo. Con un ruolo un pochino più defilato, adesso che c’è Andrè, resta comunque molto importante, anche perché finché di centri se ne vedono pochi in giro, l’onere di occupare la zona sotto canestro è suo.
NICOLE ROMEO
La più grossa sorpresa nelle convocazioni di Crespi. Questa play di origini australiane, ma con doppio passaporto, sta giocando in Turchia, ed ha una più che buona mano da tre punti. Resta da capire quanto sarà impiegata in queste due partite.
GIORGIA SOTTANA
Al Fenerbahce da quest’anno, la senatrice della Nazionale sta vivendo un grandissimo inizio di stagione accanto a gente come Plum, Vardarli e la stessa Zandalasini. 12.7 punti di media in Eurolega sono semplicemente la conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che nel novero delle giocatrici più forti d’Europa lei ci può stare eccome.
CECILIA ZANDALASINI
Un’estate niente male alle Minnesota Lynx, un buon inizio di stagione al Fenerbahce: per colei che ha preso in mano le redini della Nazionale l’anno è stato ed è più che positivo. In Europa è vicina alla doppia cifra di media, che può migliorare perché la sua capacità di elevare il livello di gioco nelle partite, nei momenti e nei tornei che contano è un fatto assodato.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo