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Basket femminile, Qualificazioni Europei 2019: l’Italia vuole staccare il pass contro la Svezia nell’ultima di Raffaella Masciadri in azzurro
Ultima partita per l’Italia nelle qualificazioni agli Europei di Serbia e Lettonia 2019. La Nazionale allenata da Marco Crespi sarà di scena al PalaMariotti di La Spezia contro la Svezia. In palio ci sono sia il primo posto nel girone che il pass per la manifestazione continentale, anche se va detto che una sconfitta difficilmente cambierebbe lo status di qualificata di entrambe, a seguito della bassa probabilità con cui possono verificarsi combinazioni deleterie.
La Svezia può contare sulle gemelle Eldebrink: in particolare, Frida (già nelle San Antonio Stars in WNBA nel 2016) realizza più di 10 punti a gara, rivelandosi la seconda miglior realizzatrice della selezione allenata da François Gomez. La maggior attenzione, però, è da dedicare ad Amanda Zahui, sei anni di esperienza in WNBA tra Tulsa Shock (oggi Dallas Wings) e New York Liberty e una stagione europea che quest’anno la vede protagonista a Sopron. Ci sono altre giocatrici passate dalla lega professionistica femminile americana: Farhiya Abdi (Los Angeles Sparks, 2013-2015) e Choma Nnamaka (Atlanta Dream, 2008). In tre, poi, sono passate dal nostro campionato: Danielle Hamilton Carter (a Battipaglia nel 2017; a dispetto del cognome, è nata a Stoccolma), Binta Drammeh (ultima stagione a Lucca) e Louice Halvarsson (al Geas nel 2011-12 e al CUS Cagliari nel 2012-13).
Per l’Italia, domani sera ci saranno due discorsi paralleli. Uno è quello legato alla partita, con la necessità di ritrovare la miglior versione di Cecilia Zandalasini e mantenere quanto di buono hanno messo sul campo a Slavonski Brod Elisa Penna, Giorgia Sottana e Francesca Dotto. L’altro porta la maglia numero 11 e il nome di Raffaella Masciadri. A trentotto anni, di cui diciassette passati con la maglia della Nazionale addosso, è arrivato il momento della sua ultima partita con l’Italia, visto il ritiro in arrivo a fine anno. Sarà un momento particolare, perché lei e Chicca Macchi hanno rappresentato per lungo tempo il basket femminile azzurro. Non si contano le manifestazioni di affetto e stima che stanno giungendo a Masciadri da ogni parte dell’Italia cestistica: le ragioni ci sono tutte, perché al di là dei tre anni in WNBA a Los Angeles, dei 14 scudetti, 9 Coppe Italia, 12 Supercoppe tra Pool Comense e Schio, dell’Eurocup 2007-08 in maglia scledense, delle 192 presenze e dei 1701 punti con l’Italia, c’è un segno lasciato dalla persona più ancora che dalla giocatrice. Il tutto esaurito del PalaMariotti, che stando alle ultime notizie sta arrivando, è il giusto tributo a chi a questa maglia ha dato tanto, forse tutto.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo