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Basket, il presidente di Cantù Gerasimenko nei guai: possibili rischi per la stagione

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A Cantù la pace, ormai, sembra un concetto dimenticato. Solo che stavolta lo stato di calamità potrebbe portare a delle conseguenze molto brutte. Il governo russo infatti, ha posto in essere un paio di azioni contro il presidente del club brianzolo, Dmitry Gerasimenko: per prima cosa ha fermato la produzione delle sue acciaierie e in più ha bloccato tutti i conti correnti a lui riconducibili.

Non solo: la Red October, che sponsorizza il club, è stata dichiarata fallita lo scorso mese e adesso si sta dando avvio al procedimento di bancarotta, che terminerà nei prossimi sei mesi. Inoltre, la stessa Red October, stando alla pubblicazione online Pravo.ru e da parecchie altre fonti di informazione russe, deve alla FTS (Federal Tax Service) del Paese qualcosa come 130 milioni di rubli (quasi due milioni di euro), mentre a fine 2017 i debiti della società ammontavano a 8.5 miliardi di rubli (oltre 110 milioni di euro).

FIP e LBA sono state già informate della problematica tramite Andrea Mauri, che ufficialmente è direttore generale della Pianella srl che sovraintende alla ricostruzione del mitico palasport canturino, ma di fatto è l’uomo che mantiene le relazioni tra club, Federazione e Lega.

Ora la speranza della società è di raccogliere ulteriori soldi, oltre ai 250.000 euro della fidejussione versata alla LBA. Serve un milione per finire la stagione, e in questo senso non sarebbe sgradito l’aiuto di sponsor, che però non si sa se possa arrivare. Esistono così due ordini di rischi: uno è quello della fuga degli stranieri, l’altro è quello di finire la Serie A 2018-2019 con 15 squadre. E dopo il caso del 2009-2010 di Napoli (che poi era Rieti lì trasferita da Gaetano Papalia) nessuno ha voglia di un’altra situazione simile.





 

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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