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Basket, Qualificazioni Mondiali 2019: il ritorno di Alessandro Gentile in Nazionale e le possibili varianti tattiche

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Il ritorno di Alessandro Gentile è senz’altro la notizia che più fa rumore, guardando alle convocazioni di Meo Sacchetti per le partite dell’Italia nelle qualificazioni ai Mondiali di Cina 2019 contro Lituania e Polonia. Il figlio di Nando, reduce da una stagione alla Virtus Bologna e poi da un’operazione alla mano che gli ha fatto perdere l’intera estate, ha trovato casa all’Estudiantes.

A Madrid, Gentile non è arrivato nel miglior momento della squadra sponsorizzata Movistar, che è a quota due vittorie e sette sconfitte, al quattordicesimo posto in Liga ACB. Le sue cifre parlano di 11 punti di media in quattro partite giocate, anche se contro il Barcellona nell’ambito dei suoi 17 punti va contato un 5/16 al tiro da due che fa un po’ da contraltare al puro fatto numerico.

Proprio il discorso relativo alla distribuzione dei possessi tra i nostri giocatori sarà molto importante, se si vorrà battere una Lituania priva di una bella fetta dei propri migliori giocatori, ma pur sempre portatrice di quella scritta Lietuva sul petto che impone responsabilità di fronte a un Paese che fa del basket una religione assoluta. Senza gli NBA, diversi giocatori di Eurolega e Della Valle in recupero dall’infortunio, toccherà proprio al duo Gentile-Aradori dividersi le luci della ribalta. L’assenza di Andrea Cinciarini, richiamato da Milano per sopperire ad altre assenze, porta in Nazionale un giocatore, Leonardo Candi, che può ben supportare Luca Vitali nella capacità di distribuire palloni dove serve, quindi anche alla coppia designata per provare a fare la voce grossa nella metà campo offensiva. Il giocatore di Reggio Emilia potrebbe rimanere a suo modo chiuso da Ariel Filloy, però non è escluso che possa dar respiro a entrambi in caso di necessità.

L’assenza di Flaccadori, anche questa per infortunio, spedisce in azzurro qualcuno che, dopo quattro anni di assenza, la chiamata se l’è meritata: Riccardo Moraschini, alla sua miglior stagione in assoluto in Serie A dopo aver dovuto fare su e giù dall’A2 per un po’ di tempo. Moraschini rappresenta una delle due variabili potenzialmente non previste dalla Lituania, al pari di Giampaolo Ricci, che sta vivendo un grande inizio di stagione. Il fatto che Meo Sacchetti ne conosca bene le modalità di impiego, visto che lo allena a Cremona, fa presumere che anche con l’Italia si ripeterà un copione noto dalle parti del PalaRadi: una ventina di minuti in campo, ma di qualità. La dimensione di Ricci, ad oggi, è quella, e finché le cose stanno così è il miglior modo per farlo rendere. Infine, una piccola, ma non troppo, nota per Achille Polonara: come tipo di lungo può benissimo dar parecchio fastidio ai dirimpettai lituani. Basta la serata giusta, che il sassarese può avere nelle mani.





 

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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