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Basket, Qualificazioni Mondiali 2019: Pietro Aradori “Che emozione giocare a Brescia, vogliamo prenderci il Mondiale”
Questa sera l’Italia scende in campo a Brescia per affrontare la Lituania in una sfida fondamentale nelle Qualificazioni ai Mondiali 2019. Pietro Aradori è il capitano di questa nazionale, visto che mancherà Gigi Datome, e ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove parla proprio del match di questa sera. Per lui sarà una partita molto speciale visto che è proprio nativo di Brescia: “In Nazionale c’è sempre una bella atmosfera e come sempre ti senti a casa. Ora ancora di più, visto che siamo a Brescia. Giocare nella mia città da capitano della Nazionale è un sogno che si avvera. Mai l’avrei pensato quando ho iniziato 25 anni fa nel Team75 Lograto. Qui a Brescia e provincia c’è sempre stata voglia di pallacanestro, basta farsi un giro ovunque per capirlo. Ci saranno tanti amici, tanti ragazzi che faranno il tifo per noi: non vedo l’ora di scendere in campo e ascoltare l’inno, so già che avrò i brividi”
Aradori è stato protagonista anche delle tante sfide tra Italia e Lituania: “La Lituania è stata sempre la nostra bestia nera, per due volte ci ha buttato fuori ai quarti dell’Europeo. Non è al completo, avranno molte assenze, ma le loro caratteristiche sono sempre simili: giocatori tecnici, che sfruttano spesso il tiro da 3, oltre ad essere molto fisici in area. Ci affrontano con la qualificazione già in tasca, ma avranno il coltello fra i denti perché Italia-Lituania non è mai una partita banale e nessuno vorrà fare brutta figura“.
Che Italia sarà quella di stasera?: “Una squadra ancora più affamata di loro, vogliosa di prendersi sul campo questo Mondiale che manca dal 2006. Siamo prontissimi, sappiamo cosa fare per metterli in difficoltà e poi davvero vorremmo dare una grande gioia al nostro pubblico“.
Una stagione finora ottima per Aradori, che è il miglior marcatore azzurro (16.9 punti) in Serie A: “Sì, mi sento bene, anche se quest’annata non era partita al top. È sempre difficile iniziare la preparazione, poi interromperla per andare in Nazionale, quindi tornare. Ho fatto fatica, ma col passare delle giornate è andata sempre meglio. In campionato ci manca forse qualcosina, ma in Champions siamo ancora imbattuti dopo sette giornate. Parlando di punti ne ho sempre segnati tanti, non è facile stare al passo in tutti questi anni. Ho lavorato tanto e ci sono riuscito grazie anche ai miei compagni. Il basket è sempre un gioco di squadra, non dimentichiamolo“.
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Credit: Ciamillo