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Boxe, Campionati UE 2018: l’Italia torna con 5 medaglie. L’esplosione di Mouhiidine, le difficoltà di Russo

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L’Italia ha brillato ai Campionati dell’Unione Europea che si sono disputati a Valladolid, la nostra Nazionale di boxe ha risposto presente anche se va annotato che il livello della competizione non era elevatissimo, mancavano molteplici big internazionali e questo ha sicuramente agevolato i nostri portacolori.

Torniamo a casa con 2 ori, 1 argento e 2 bronzi: il bottino è assolutamente soddisfacente anche se spicca la controprestazione di Clemente Russo. Tatanka tornava nuovamente tra i supermassimi e proprio in questa categoria sogna di qualificarsi alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (sempre che la nobile arte sia inserita nel programma a cinque cerchi, il CIO ha già minacciato l’esclusione dopo che l’AIBA ha nominato il nuovo discusso Presidente). Il campano si è dovuto arrendere contro lo spagnolo Ghadfa, avversario tutt’altro che insormontabile e che era alla portata del Russo dei migliori tempi: bisognerà intensificare gli allenamenti e adattarsi alla categoria se si vorrà ritagliare uno spazio importante nel futuro immediato.


L’Italia scopre definitivamente Aziz Mouhiidine, attualmente la carta migliore in ottica olimpica. Il 20enne ha trionfato tra i 91 kg ribadendo di essere uno dei migliori pesi massimi in circolazione: dopo aver vinto gli Europei U22 e i Giochi del Mediterraneo, il nativo di Avellino si è replicato sconfiggendo tra gli altri il britannico Clarke e il croato Filipi, due avversari molto ostici e di assoluto livello che sono stati spazzati via con due netti 5-0. Il Faraone d’Italia si distingue per un’elevata dinamicità ed elasticità, il suo atletismo quasi atipico per questa categoria è in grado di mettere in difficoltà chiunque e quando porta colpi precisi e costanti risulta praticamente incontenibile. Aspettiamo questo pugile in contesti maggiormente competitivi (nel 2019 si disputeranno Europei e Mondiali) perché potrebbe davvero togliersi delle soddisfazioni importanti.

Estremamente positivo anche il titolo conquistato da Federico Serra tra i 49 kg (categoria che probabilmente non sarà olimpica), arrivato però per walkover visto che il georgiano Alakhverdovi non si è potuto presentare sul ring a causa di un infortunio. Purtroppo abbiamo perso gli altri match contro gli inglesi, segno di un gap che bisogna cercare di colmar: Paolo Di Lernia nella finale dei 64 kg contro McCormak (5-0 un po’ troppo bugiardo), Francesco Maietta contro Calum nella semifinale dei 60 kg e Salvatore Cavallaro nella semifinale dei 75 kg contro Fail. L’eliminazione di Cappai negli ottavi dei 52 kg contro il georgiano Darbaidze lancia qualche campanello d’allarme, purtroppo subito out anche Antonaci contro l’austriaco Dzambekov (ottavi di finale degli 81 kg) e Arecchia contro l’irlandese Molloy (quarti di finale dei 69 kg).

 





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Foto: FPI

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