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Boxe femminile, Mondiali 2018: Italia, il bilancio è fallimentare. Allarme verso Tokyo 2020

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Zero medaglie (come non succedeva dal 2010), soltanto due ragazze ai quarti di finale. Questo è il bilancio insufficiente dell’Italia ai Mondiali 2018 di boxe femminile che si sono disputati a New Delhi: nella capitale indiana le azzurre non sono mai riuscite a ingranare e purtroppo i risultati sono stati ampiamente insoddisfacenti, la nostra Nazionale torna a casa a mani vuote e con delle prestazioni poco esaltanti facendo così suonare un campanello d’allarme importante a due anni dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 (anche se la nobile arte rischia di non essere presente nel programma a cinque cerchi, il CIO ha minacciato l’esclusione dopo l’elezione del nuovo Presidente AIBA).

La delusione più importante porta la firma di Irma Testa, atleta capace di qualificarsi a Rio 2016 ma che da quel momento sembra purtroppo essersi smarrita. La campana fatica a tornare ai livelli di un tempo, dopo degli Europei sottotono si è fermata ai sedicesimi di finale in questa occasione contro l’inglese Murney: la nostra 60 kg deve prontamente reagire, il talento c’è ma bisogna ritrovare la giusta convinzione nei propri mezzi. Alessia Mesiano si presentava per difendere il titolo conquistato due anni fa tra le 57 kg ma questa volta il quarto di finale contro l’olandese Betrian si è rivelato fatale: la nostra potacolori era stata brava a regolare la Walsh nel turno precedente, poi si è dovuta inchinare contro un’atleta proveniente dalla kickboxing, peccato per il richiamo un po’ frettoloso subito nel terzo round senza il quale forse se la sarebbe giocata.


Angela Carini ha incantato contro la fortissima inglese Ryan surclassandola per 4-1 e facendo sognare una medaglia tra le 69 kg ma poi la cinese Gu si è rivelata più forte: la campana ha comunque fatto capire di essere sulla strada giusta per il pronto rientro dopo un paio di stagioni difficili. Ci si poteva aspettare di più da Flavia Severin, Campionessa d’Europa tra i +81 kg e invece uscita subito ai quarti di finale contro la turca Demir che invece aveva sconfitto nella rassegna continentale. Amato, Canfora e Bonatti eliminate agli ottavi di finale sempre per 5-0 da Dou, Gale e Okhota: il livello era purtroppo troppo elevato per le nostre ragazze come lo era stato per Delaurenti e Mostarda che si sono fermate ai sedicesimi di finale. Questa Italia deve analizzare le sconfitte e cercare delle soluzioni, le Olimpiadi si avvicinano.





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Foto: FPI

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