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Calcio
Calcio, Nations League 2019: Italia-Portogallo 0-0, 12 mesi dopo San Siro è ancora stregato. Addio Final Four
MILANO – A San Siro l’Italia non va oltre lo 0-0 con il Portogallo e deve dare addio alle speranze di qualificazione alla Final Four di Nations League 2019, dove invece i lusitani accedono matematicamente. 12 mesi dopo, nella Scala del calcio si materializza un altro risultato a reti bianche che rievoca l’indimenticato incubo svedese. La Nazionale non demerita, soprattutto nel primo tempo lascia intravedere ottime trame di gioco e crea occasioni in serie, mancando tuttavia del cinismo necessario per sbloccare il risultato: si avverte l’assenza di un bomber di razza ed anche questa sera Ciro Immobile ha offerto l’ennesima prestazione scialba in maglia azzurra. L’Italia può “consolarsi” con la permanenza nella Serie A di Nations League, già sicura dopo la precedente vittoria esterna in Polonia.
Mancini schiera l’annunciato 4-3-3 con Donnarumma in porta, linea difensiva composta da Florenzi, Bonucci, Chiellini e Biraghi, centrocampo ‘educato’ con Verratti, Jorginho e Barella e il tridente composto da Chiesa, Immobile ed Insigne. Fernando Santos risponde con un modulo speculare: l’esperto Rui Patricio tra i pali, retroguardia formata da Cancelo, Ruben Dias, Fonte e Mario Rui, mediana tecnica con Pizzi, William Carvalho e Ruben Neves, il trio offensivo mobile con Bruma, André Silva ed Bernardo Silva.
L’Italia parte forte. Il pallone circola bene a metà campo e al 5′ gli azzurri costruiscono la prima nitida occasione da gol. Insigne si incanala centralmente e scaglia un destro dal limite su cui Rui Patricio si esalta. Sulla successiva respinta Immobile calcia incredibilmente alto e sbaglia a porta spalancata. Un minuto dopo ci prova Florenzi con un destro dal limite che termina a lato non di molto.
Il Portogallo mette la testa fuori dal guscio solo al 12′, quando Bruma va via nell’uno contro uno a Bonucci (fischiatissimo dal pubblico per il ritorno alla Juventus dopo appena una stagione al Milan), prima di venire chiuso da un provvidenziale intervento di Chiellini.
Cancelo sfonda sulla fascia destra al 14′ e scodella un cross insidiosissimo: Florenzi anticipa di un soffio André Silva. Dopo una buona giocata di Verratti, Barella ci prova con un destro senza fortuna dalla distanza.
Il Portogallo prende gradualmente le misure all’attacco azzurro ed inizia a difendersi con ordine. Piace esteticamente il gioco messo in mostra dalla Nazionale, sorretta dai due play-maker Verratti e Jorginho. Al 35′ Chiesa scodella una palla d’oro in profondità per Immobile: l’attaccante campano, a tu per tu con il portiere, calcia addosso a Rui Patricio. Un minuto dopo, sugli sviluppi di un corner, il colpo di testa di Bonucci lambisce la rete e fornisce l’illusione ottica del gol.
La prima frazione si conclude dunque a reti inviolate, con l’Italia incapace di finalizzare le numerose occasioni create.
Il copione non cambia ad inizio ripresa, la Nazionale continua ad attaccare a testa bassa. Verratti, con un filtrante al bacio, serve l’accorrente Biraghi, che entra in area e serve un assist rasoterra per Chiesa: la conclusione del figlio d’arte finisce a lato. La selezione tricolore continua a creare e al 53′ Insigne calcia con poca potenza dal limite dell’area.
L’Italia rallenta gradualmente l’intensità e la manovra, inevitabilmente, diventa molto più prevedibile. Immobile in particolare appare come un corpo avulso agli schemi della squadra.
Complice il calo azzurro, il Portogallo prende fiducia ed inizia a macinare un possesso palla di qualità, seppur sterile. Si avverte anche per i lusitani l’assenza di un finalizzatore: con CR7 sarebbe tutta un’altra storia. Al 70′ Mario Rui scaglia un sinistro velleitario dai 30 metri che non impensierisce Donnarumma. I lusitani insistono. Cancelo si scatena sulla corsia di destra, serve in area il neo-entrato Joao Mario che calcia alto. Mancini corre ai ripari e sostituisce uno spento Immobile con Lasagna.
Arriva al 76′ l’occasione migliore della partita per i campioni d’Europa in carica. William Carvalho sfodera una staffilata di sinistro dal limite che chiama Donnarumma ad un’autentica prodezza. Una parata che vale un gol.
L’Italia si riaccende nel finale. Mancini inserisce Pellegrini per Verratti, poi Insigne avanza centralmente e con un sinistro a giro sfiora il vantaggio. Il ct si gioca l’ultimo cambio: Berardi al posto di Chiesa. Nel recupero Chiellini ha una buona chance sugli sviluppi di un corner, ma il colpo di testa del capitano è facile preda di Rui Patricio. E’ l’ultima occasione dell’ennesima serata dei rimpianti per l’Italia. La Nazionale esce dal campo tra i fischi di San Siro.
federico.militello@oasport.it
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