Ciclismo
Ciclismo, Elia Viviani: “Vi racconto la mia annata perfetta. Giro d’Italia 2019? Sembra quello dei sogni”
Elia Viviani ha concluso una grandissima stagione durante la quale ha conquistato 18 successi, l’uomo più vincente della stagione tra i professionisti. Il ciclista veronese ha fatto visita alla redazione de L’Arena dove ha raccontato la sua annata perfetta: “Le giornate negative sono limitate a due: la mancata vittoria alla Gand-Wevelgem e la Sanremo dove qualcosa mi è mancato. È stata una scelta perfetta quella di correre due grandi Giri. I dubbi c’erano sulla Vuelta, molto dura, ma la corsa mi ha ripagato. E’ stata una stagione programmata alla perfezione, tutto è sempre andato bene, senza intoppi”
Il velocista ha ripercorso le sue vittorie: “Quella al Down Under ha cancellato ogni pressione e fatto capire che si era lavorato bene. A Dubai, due tappe e classifica hanno detto che il treno era a posto e a Abu Dhabi c’è stata la conferma. La vittoria alla DePanne vale come consolazione dopo Sanremo e Gand. Al Giro è stato bello tornare a vincere dopo il 2015 ed emozionante indossare per 19 giorni la maglia ciclamino. Le tre tappe all’Adriatica Ionica hanno dato un bel segnale in vista del campionato italiano, dove ho vissuto il giorno più bello ed emozionante per il modo in cui ho vinto su un percorso difficile. Non so quando mai potrà arrivare un altro giorno così. E’ stato importante ripetermi ad Amburgo in una corsa World Tour e le tre tappe alla Vuelta hanno coronato l’anno, in particolare è stato da brividi vincere a Madrid in maglia tricolore. Non c’era miglior modo di finire la stagione”.
E non sono mancati anche otto secondi posti: “Ci stanno, abbinati a 18 vittorie. Quelli alla Cadel Evans e alla Gand potevano essere vittorie, ma altre volte ho trovato avversari più forti”.
Il veronese parla anche del Giro d’Italia 2019: “Sembra quasi il Giro dei sogni. Sulla carta, ci sono sei volate, un buon numero. Poi, dalle ricognizioni capiremo il percorso in dettaglio. L’ultima settimana sarà infernale per i velocisti, ma ci sarà la voglia di arrivare nella bellissima Verona. So che sarà difficile migliorare il mio fantastico Giro 2018, ma ho fiducia”. I Mondiali 2019 saranno sicuramente un obiettivo: “Il percorso non è durissimo, sarà tipo Bergen e Richmond con strappi corti, ma duri. Per il Mondiale, l’ideale sarebbe correre Giro e Vuelta come quest’anno. Credo che il gruppo debba essere quello degli ultimi anni, con Moscon, Trentin, Colbrelli, De Marchi e uomini di fatica”.
Riguardo al passaggio del suo ex compagno Gaviria alla UAE Emirates: “Averlo in squadra e non esserci mai incrociati, è stato un vantaggio. Senza, si evitano possibili rivalità interne in corse come Sanremo e Gand alle quali entrambi aspiriamo. Posso anche sperare che Richeze e Keisse, che facevano parte del suo gruppo, possano passare nel mio “treno”, anche se non so quanto sarà possibile. Avrò un avversario forte in più in tutte le gare a cui punteremo”.
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Foto: Pier Colombo