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Ciclismo, Moreno Argentin: “Il movimento italiano sta perdendo troppi talenti”

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Moreno Argentin critica l’attuale situazione del ciclismo italiano, soffermandosi sulla mancanza di un vero ricambio generazionale ad alti livelli. Il campione del mondo di Colorado Spring ’86 ha avuto modo di esprimere la sua opinione sull’operato della Federazione al 44° ritrovo delle Glorie del Ciclismo Triveneto.

Queste le parole di Argentin riportate da La Tribuna di Treviso riguardo il lungo digiuno di medaglie dell’Italia tra i professionisti ai Mondiali: “Farei un discorso più generale, prendendo in considerazione l’intero movimento. I pro’ sono l’ultimo scoglio, prima c’è tutta la trafila giovanile. Vorrei capire se la nostra attività dilettantistica è funzionale alla crescita degli atleti, se tutta la filiera gestita dalla Federazione è adeguata ai tempi. La sensazione è che li consumiamo troppo presto. I più forti di testa restano, ma stiamo perdendo troppi talenti. Purtroppo in Italia mancano le squadre pro’, quelle di un tempo, che consentivano a tutti di maturare. Poi dovete spiegarmi cosa fanno tanti dirigenti federali… E, soprattutto, perché il movimento pro’ sia nelle mani dei grandi organizzatori: pensate all’Aso che ha allestito in Cina l’ultima corsa del calendario”.

Un intervento che tocca indubbiamente dei temi molti interessanti, al di là delle critiche dirette alla Federazione. Infatti nelle ultime stagioni molti dei giovani ciclisti italiani si sono persi nel passaggio al professionismo, non riuscendo a lasciare il segno nelle grandi corse. Altro punto dolente è quello della mancanza di team italiani di livello WorldTour, che costringe i nostri atleti a correre in squadre estere e avere così un ulteriore difficoltà nel salto di categoria.

 





 

alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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