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Deontay Wilder-Tyson Fury, Mondiale WBC: la battaglia campale tra due titani, il match dell’anno dei pesi massimi

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Tyson Fury contro Deontay Wilder, semplicemente il Mondiale WBC dei pesi massimi, uno degli incontri più attesi dell’anno, la super sfida mediatica tra due colossi pronti a sfidarsi per una delle corone iridate della categoria regina. L’appuntamento è per sabato 1° dicembre (in Italia saranno le prime luci dell’alba di domenica) allo Staple Center di Los Angeles (USA) per un match titanico che promette scintille visti anche quali saranno i protagonisti che saliranno sul ring: si tratta di due fenomeni fumantini che sicuramente non si tireranno indietro e che si fronteggeranno a viso aperto. Entrambi i pugili sono imbattuti e vogliono mantenere il proprio status, l’inglese non combatte ai massimi livelli da tre anni a causa di una squalifica per doping e dei problemi di cocaina mentre lo statunitense è fermo da marzo quando ha legittimato la sua corona contro il cubano Ortiz.


Il 33enne americano vanta un record di 40 vittorie (39 per ko) anche se gli è sempre stato contestato il fatto di aver combattuto contro avversari di bassa caratura, The Bronze Bomber si contraddistingue per la potenza dei suoi colpi, quando può sprigionare il proprio destro allora è in grado di fare malissimo e di stordire chiunque si trovi davanti, facendo sempre la differenza grazie a una furia dirompente. Il nativo di Tuscaloosa, alto 201 cm, punta tutto sulla dinamite che ha nei pugni mentre è molto statico sul ring, non è un fenomeno di dinamicità a differenza del rivale che si troverà sul ring sabato sera e potrebbe proprio soffrire l’ottimo gioco di gambe e l’agilità atipica di Fury.

Il Campione WBC, detentore del titolo dal 2015 e all’ottava difesa del titolo, cercherà di non farsi cogliere impreparato dai movimenti del britannico che vuole tornare sul trono: Tyson, chiamato in questo modo dai genitori proprio in omaggio al mitico Mike, ha sicuramente una maggiore classe pugilistica rispetto a Wilder e cercherà di sfruttarla anche se non sarà facile avere la meglio su un Wilder così solido e minaccioso. Il ribattezzato Gypsy King aveva detenuto le cinture WBA, WBO, IBF, IBO dal 2015 al 2016 prima della sospensione della licenza: era balzato agli onori della cronaca per la strepitosa vittoria contro Klitschko e poi per i problemi di cocaina. Dopo quasi tre anni molto difficili, il 30enne di Manchester salirà sul ring per un match di prima fascia (in estate due incontri contro avversari modesti, giusto per riprendere il feeling): sarà ancora quello dei giorni migliori e riuscirà a ritoccare il suo record di 27 vittorie (19 per ko)? Che lo spettacolo abbia iniziato, il vincitore potrebbe poi andare a sfidare Anthony Joshua per la riunificazione totale delle cinture della categoria regina.

 





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Foto: ASYL LEIBIUK / Shutterstock.com

 

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