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F1, GP Abu Dhabi 2018: Hamilton vuol chiudere in bellezza, Vettel per sfatare il tabù e Verstappen mina vagante

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Il Mondiale 2018 di Formula Uno è ormai agli sgoccioli. Sul circuito di Yas Marina, ad Abu Dhabi, tra luci sfavillanti e attrazioni fuori dal comune, il Circus delle quattro ruote è pronto per mettersi in mostra nell’ultimo atto. I giudizi sono stati già emessi: Lewis Hamilton e la Mercedes sono campioni del mondo. In questo round non conteranno, dunque, i punti ma la soddisfazione di far proprio il GP di chiusura e guadagnare autostima in vista di quel che sarà l’anno venturo.

Lewis, messo in cassaforte il quinto titolo in carriera, vuol portare a 11 il computo dei successi stagionali per salutare questo 2018 nel modo più trionfale possibile. Il sigillo del fuoriclasse britannico ce lo si può aspettare per via della fame inesauribile di successi del 33enne nativo di Stevenage, anche per avvicinarsi sempre di più alla nomea di leggenda. Il n.44, infatti, è a quota 72 vittorie in carriera e le 91 perle del tedesco Michael Schumacher, oltre ai suoi 7 titoli, fanno parte degli obiettivi. Salire sul podio più alto in terra araba darebbe un ulteriore contributo al raggiungimento del traguardo.

Non vorrà stare a guardare la Ferrari. La Rossa si presenta a questo weekend con la voglia di mettere nel cassetto le ultime due uscite. La SF71H, in Messico e in Brasile, sul passo gara si è dovuta accontentare del ruolo di terza forza. Una posizione non soddisfacente per le ambizioni del Cavallino Rampante. Ad Abu Dhabi si vuol cambiare la tendenza e dare una scossa a questa seconda parte di annata nella quale le luci sono state poche. Un discorso legato soprattutto a Sebastian Vettel. Il tedesco è dal GP di Spa che non assapora il dolce gusto della vittoria. Sono trascorsi 7 gare e il digiuno comincia ad essere decisamente lungo. L’obiettivo del teutonico sono i 25 punti per allontanare i dubbi e le perplessità sul suo conto e prepararsi al 2019 con maggior fiducia.

C’è però da considerare la Red Bull e Max Verstappen. Il connubio tra la monoposto di Milton Keynes e il pilota olandese nelle ultime corse a Città del Messico e ad Interlagos è stato decisamente performante. La vittoria messicana e il successo sfiorato sull’asfalto sudamericano, non fosse stato per il clamoroso incidente con il francese Esteban Ocon, sono riscontri che certificano l’ottimo momento vissuto dalla squadra anglo-austriaca. In più le caratteristiche della pista potrebbero sposarsi bene con le peculiarità della monoposto progettata da Adrian Newey. Nonostante i lunghi rettifili, il circuito, soprattutto nei settori centrale e finale, presenta numerose curve medio/lente dove è importante avere tanto downforce. Un aspetto nel quale la Red Bull eccelle.

Si prospetta, quindi, un fine settimana decisamente interessante, aperto ad ogni tipo di risultato.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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