Formula 1
F1, GP Abu Dhabi 2018: Lewis Hamilton regale a Yas Marina. La Ferrari deve ancora crescere
11 vittorie, 17 podi e 11 pole position. Sono questi i numeri del britannico Lewis Hamilton, cinque volte campione del mondo di F1 con la Mercedes. Il 33enne nativo di Stevenage ha suggellato la sua superiorità nell’ultimo round del campionato ad Abu Dhabi. Sul tracciato di Yas Marina, l’alfiere della Mercedes ha aggiornato le proprie statistiche, dando nuovamente dimostrazione della sua classe. Partendo dalla pole position, Lewis ha gestito la corsa nel migliore dei modi, lasciando che gli altri si sfogassero o cercassero strategie particolari. Alla fine, sotto la bandiera a scacchi è stato lui a trionfare e a rafforzare la propria immagine di leader del Circus.
Nell’ultima corsa dell’anno, nei fatti, non c’era nulla in ballo. I giochi erano ormai fatti. Pertanto, i 25 punti in terra araba non erano così fondamentali da un punto di vista iridato. Tuttavia, giudicando il tutto in chiave psicologica, si comprende come il trionfo del n.44 abbia una valenza importante. L’inglese, infatti, ha voluto dimostrare come il pacchetto anglo-tedesco abbia sempre un vantaggio rispetto alla concorrenza e che gli altri per fare meglio dovranno inventarsi qualcosa.
La Ferrari è la prima chiamata in causa. Ci si aspettava un rilancio alla viglia dell’ultimo weekend agonistico dell’anno. Sebastian Vettel, in particolare, non centrava il bersaglio grosso dall’appuntamento in Belgio e il Cavallino Rampante mai era riuscito ad imporsi sulla pista di Yas Marina. Ebbene, il digiuno continua. La corsa del tedesco è stata ottima ma non sufficiente per mettersi alle spalle Lewis. Il secondo posto è un po’ la cartina di tornasole di un’annata nella quale si è accarezzato il successo finale senza però poterlo far proprio per via di un connubio tra pilota e macchina non prestazionale come quello del team di Brackley.
La Rossa dovrà crescere ancora per puntare all’iride. Non ci si potranno permettere certi errori, da parte di Vettel e in sede di sviluppo. Aspetti decisivi in negativo nella rincorsa iridata di quest’anno. Anche perché, al di la della Mercedes, non sarà da sottovalutare la Red Bull e Max Verstappen (terzo ieri) in crescita esponenziale in questa seconda parte d’annata. La vettura di Milton Keynes cambierà motore il prossimo anno e il passaggio dalla Renault alla Honda presenta dei rischi. Tuttavia, in una stagione di cambiamenti, ci si può aspettare di tutto e nessun elemento dovrà essere sottovalutato.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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