Formula 1

F1, Red Bull da Mondiale nel 2019 ma c’è l’incognita del motore Honda

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Come un anno fa. La Red Bull chiude in crescita il suo campionato, proprio come nel 2017, e si ripropone con grande fiducia in vista della prossima annata. Il successo mancato ad Interlagos brucia ancora, soprattutto per come è avvenuto, ovvero con un incredibile incidente nel quale Max Verstappen, che stava dominando, è stato speronato dal doppiato Estaban Ocon. Senza questo clamoroso contatto l’olandese avrebbe centrato il bis dopo il trionfo di Città del Messico per suggellare una seconda parte di stagione scintillante per il giovane talento olandese.

La vettura, dopo tanti balbettii e mancanza di competitività, si sta dimostrando in forse risalita. La RB14, finalmente, sembra avere trovato un giusto mix, ma quando era ormai troppo tardi per ogni sogno di gloria. Come si sapeva da inizio anno, la vettura di Milton Keynes poteva eccellere grazie al suo telaio ed al carico aerodinamico, ma l’ha dimostrato in poche occasioni. Ultimamente, invece, qualche passo in avanti è stato compiuto a livello di potenza pura, mentre a livello di consumo delle gomme è la macchina che si comporta meglio.

Di pari passo, poi, è arrivata, finalmente, la maturazione di Max Verstappen. Dopo una prima fase di campionato da mani nei capelli, con l’incidente di Shanghai con Sebastian Vettel o con il ko di Montecarlo nella FP3 quando stava dominando il weekend. Il classe 1997 ha cambiato rotta, ha messo la testa a posto, si è calmato e, gara dopo gara, ha messo in mostra il suo talento. Cristallino e purissimo.

Un ottimo viatico in vista della stagione 2019? Il sogno Mondiale potrebbe essere realistico? Andiamo con calma. Che l’olandese sia un campione non c’è alcun dubbio. Semmai, i quesiti giungono dalla sua monoposto. Che Red Bull avrà in mano nella prossima annata? Sulla bontà della struttura, solitamente non c’è alcun problema, grazie anche ad Adrian Newey. Il vero ago della bilancia sarà uno e solamente uno: il motore Honda. Dopo diverse stagioni con la Power Unit Renault, che pagava un notevole gap di potenza nei confronti di Ferrari e Mercedes, nella prossima stagione le RB15 monteranno il nuovo propulsore nipponico, che stiamo vedendo all’opera sulle Toro Rosso.

Ecco, ora le certezze su un Verstappen protagonista assoluto si fanno più labili. La Power Unit Honda, per il momento, non ha fatto vedere nè di essere competitiva, nè solida. Le voci che filtrano dal paddock parlano di un lavoro notevole da parte della casa madre e di un miglioramento in arrivo in vista del 2019. Pensare che, però, pronti via, il motore giapponese se la possa giocare con Mercedes e Ferrari appare quantomeno utopico. A livello di affidabilità molte cose sono state capite (dato che la Toro Rosso è stata usata, senza mezzi termini, come banco test in questa annata) ma non potranno essere risolte con la bacchetta magica.

In poche parole, dunque, la Red Bull si trova in un bivio molto simile a quello dello scorso finale di campionato. Morale e vettura sono in crescita, ma trasportare il tutto a marzo non è semplice nè scontato. La nuova Power Unit sarà decisiva. Max Verstappen incrocia le dita, come tutto il team di Milton Keynes. La speranza di tutti, comunque, è vedere l’olandese e il suo nuovo vicino di box Pierre Gasly, ad alti livelli, per regalarci gare spettacolari come quella di ieri. Magari senza l’intervento scellerato dell’Esteban Ocon di turno…

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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