Ciclismo
Fabio Aru verso il Giro d’Italia 2019: “Percorso durissimo, Gavia-Mortirolo da brividi”
Fabio Aru si sta godendo un periodo di vacanza alle Seychelles dove sta cercando di ricaricare le pile in vista di una stagione che dovrà essere di riscatto dopo un 2018 al di sotto delle aspettative. Il Cavaliere dei Quattro Mori è chiamato da un importante inverno di preparazione in vista di un’annata che speriamo scoppiettante, all’altezza del talento del sardo che con buona probabilità sarà al via del prossimo Giro d’Italia.
L’alfiere della UAE Emirates ha analizzato il percorso della Corsa Rosa in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “Non ho visto la presentazione e non ho letto molto. Un po’ per una questione logistica, un po’ perché il tracciato del Giro è sempre duro, impegnativo. Comunque qualcosa sapevo già. E quello che so conferma quello che ho appena detto. La tappa con Gavia e Mortirolo è tremenda, basta un giorno così per rendere duro un Giro. Mi ha anche colpito il dislivello di 5700 metri, mai fatti in corsa, credo che il massimo sia 5200 e quei 500 metri in più sono l’inferno, è una differenza grande come un oceano. In allenamento però li ho fatti nel 2012 con Diego Rosa: ho fatto Gavia, Stelvio, Palade e Tonale“.
Fabio Aru si sofferma anche sulla prima metà del tracciato: “Già dalla prima tappa sarà un Giro da non prendere sottogamba, perché a Bologna è un attimo prendere un minuto. E non sarebbe certo il modo giusto per cominciare. Però mi piace che ci sia una partenza esigente e il fatto di dover farsi trovare subito pronti. Cercare la condizione per strada è un’arma a doppio taglio, perché rischi di accumulare tanta fatica nei primi giorni. La crono di San Marino è esigente“.
Il sardo è stato lapidario anche sulle durissime ascese della seconda parte: “Cinque arrivi in salita da studiare con calma, quando sarà il momento. Non ora tanto si sa che il Giro è duro. Le sue salite sono il mito. Una sorpresa la cronometro finale a Verona, renderà la lotta per la maglia rosa imprevedibile davvero fino all’ultimo“.
Il Cavaliere dei Quattro Mori ha parlato anche riguardo alla prossima stagione: “Non ne abbiamo ancora discusso. Potrei partire in Argentina (Vuelta a San Juan a fine gennaio, ndr), non lo escluderei e non mi dispiacerebbe. Ho conosciuto Fernando Gaviria (nuovo compagno di squadra, ndr); bravo ragazzo, simpatico, educato, giovane, forte. Mi piace. I punti per le squadre sono importanti e lui garantirà un buon bottino e la cosa ci toglierà anche molta pressione”.
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Foto: Valerio Origo