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Ginnastica, Mondiali 2018: Finali di Specialità, tutti i podi. Biles e Liu in trionfo tra libero e trave, Zou e Zonderland stellari

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All’Aspire Dome di Doha (Qatar) si sono disputate le ultime Finali di Specialità dei Mondiali 2018 di ginnastica artistica. Oggi si sono assegnati cinque titoli e si è conclusa la rassegna iridata, di seguito tutti i podi e i risultati delle gare di sabato 3 novembre.

 

TRAVE:

1. Liu Tingting (Cina) 14.533

2. Anne-Marie Padurariu (Canada) 14.100

3. Simone Biles (USA) 13.600

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CORPO LIBERO (FEMMINILE):

1. Simone Biles (USA) 14.933

2. Morgan Hurd (USA) 13.933

3. Mai Murakami (Giappone) 13.866

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VOLTEGGIO (MASCHILE):

1. Se Gwang Ri (Corea del Nord) 14.933

2. Artur Dalaloyan (Russia) 14.883

3. Kenzo Shirai (Giappone) 14.675

Tutto secondo pronostico. Il Campione Olimpico di Rio 2016 esegue due superlativi salti (entrambi da 14.933, 6.0) e si mette al collo la terza medaglia d’oro iridata confermandosi il miglior volteggista in circolazione a 33 anni (dodici mesi fa era assente a Montreal). Artur Dalaloyan, Campione d’Europa di specialità che a Doha ha già vinto all-around e corpo libero, porta a casa il secondo argento dopo quello del team event riuscendo a precedere la vite umana Kenzo Shirai.

 

PARALLELE PARI:

1. Zou Jingyuan (Cina) 16.433

2. Oleg Verniaiev (Ucraina) 15.591

3. Artur Dalaloyan (Russia) 15.366

Zou Jingyuan si conferma Campione del Mondo con un esercizio ai limiti del surreale. Il 20enne cinese, che si impose dodici mesi fa al debutto, va oltre la logica con una prova da 7.0 di D Score e un 9.433 di esecuzione da brividi. Argento al collo dell’ucraino Oleg Verniaiev, il Campione Olimpico non è riuscito a vincere il secondo titolo iridato della carriera e si è dovuto accontentare del terzo argento consecutivo. Bronzo per Artur Dalaloyan, alla quinta medaglia in questi Mondiali.

 

SBARRA:

1. Epke Zonderland (Olanda) 15.100

2. Kohei Uchimura (Giappone) 14.800

3. Samuel Mikulak (USA) 14.533

L’Olandese Volante, già Campione Olimpico a Londra 2012, questa volta non sbaglia e conquista il suo terzo titolo iridato dopo quelli del 2013 e del 2014. L’orange ha confezionato un esercizio incredibile riscattando l’errore degli Europei e ha dettato legge avendo la meglio sul quotato giapponese Kohei Uchimura (il King, vincitore di sei titoli nel concorso generale, non era in perfette condizioni fisiche) e sullo statunitense Sam Mikulak che per appena 33 millesimi è riuscito a beffare il croato Tin Srbic, Campione del Mondo uscente che lo scorso anno aveva battuto Zonderland a Montreal.

 





stefano.villa@oasport.it

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Foto: USA Gym

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