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Ginnastica, Mondiali 2018: il pagellone. Biles fenomeno, Derwael e Liu da urlo, Mustafina commuove, l’Italia si difende

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I Mondiali 2018 di ginnastica artistica, disputati all’Aspire Dome di Doha (Qatar) dal 25 ottobre al 3 novembre, hanno regalato grande spettacolo ed emozioni. Di seguito le pagelle delle ginnaste che si sono messe maggiormente in luce.

SIMONE BILES: 10. La ginnasta dei record (14 ori e 20 medaglie complessive ai Mondiali), la marziana della Polvere di Magnesio che riesce ad andare oltre i limiti umani con un’acrobatica che viene direttamente dal futuro. Ha vinto il concorso generale individuale per la quarta volta (nessuna come lei) nonostante sia caduta due volte, si è messa al collo quattro ori come aveva già fatto in altre due rassegne iridate e incanta per l’unicità delle sue prove. Tutto con dei calcoli renali diagnosticati alla vigilia della gara, apparendo a tratti umana perché gli errori ci sono stati e le hanno impedito di fare ancora meglio (trave docet). L’argento alle parallele rappresenta la sua voglia di sorprendere continuamente.

MORGAN HURD: 8. Dopo l’exploit dello scorso anno, quando si laureò Campionessa del Mondo a sorpresa sul giro completo, la statunitense è tornata in grandissima forma e ha fatto capire che il successo di Montreal non era stato casuale. Bronzo nel concorso generale, argento al volteggio, pilastro della squadra che trionfa ancora una volta. Può ancora farsi strada nel panorama internazionale.

MAI MURAKAMI: 8. Si era presentata per difendere il titolo al corpo libero ma sapeva di non avere margini con la Biles in giro, la giapponese è stata la prima delle umane nel concorso generale e si prende un grandissimo argento. La sua ginnastica è estremamente concreta, senza fronzoli e con poche sbavature, molto efficace e convincente: vorrà salire sul podio alle Olimpiadi casalinghe. E poi quell’esercizio al quadrato che le vale un ottimo bronzo…

NINA DERWAEL: 10. Semplicemente stupenda, una ginnasta all’antica che eccelle per grazia, eleganza, pulizia di esecuzione, capace di costruire un esercizio su misura, unico nel suo genere per le difficoltà proposte e per un’esecuzione straordinaria. La belga incanta sugli staggi, sembrano fatti su misura per lei e si laurea Campionessa del Mondo dopo aver già vinto gli Europei: primo oro della storia per il suo Paese, una vera pioniera. E quel bronzo all-around mancato per appena tre centesimi…

ALIYA MUSTAFINA: 7. Un premio particolare per il coraggio dell’infinita Zarina che è tornata dopo la gravidanza e ha cercato di essere subito protagonista: non era facile eppure ha sfiorato una medaglia alle parallele ed è stata determinante per l’argento della sua Russia. Semplicemente commovente, forse con un paio di mesi di allenamento in più ne avremo viste delle belle.

ANGELINA MELNIKOVA: 7. La fortuna di certo non ha sorriso all’incantevole e bella russa che però si può consolare con il meritatissimo Premio Eleganza. Quarta al corpo libero e quinta nell’all-around, a 33 e 34 millesimi dalle medaglie: avrebbe meritato un podio individuale per l’artistica che ha esibito per l’intera competizione.

LIU TINGTING: 9. Colei che ha davvero fatto saltare il banco sorprendendo tutte alla trave e sovvertendo il pronostico della vigilia. La cinese si è laureata a sorpresa Campionessa del Mondo con un esercizio praticamente perfetto, è salita per ultima sull’attrezzo e ha incantato per la sua precisione mettendosi al collo la medaglia d’oro che mancava al suo paese addirittura da sette stagioni in questa specialità.

ALEXA MORENO ed ELLIE SEITZ: 7. Accomunate dalla medaglia di bronzo, una al volteggio e l’altra alle parallele. La messicana ha risposto così a chi la prendeva in giro per la sua stazza fisica, la tedesca ha coronato in questo modo una lunga rincorsa verso il podio internazionale.

OKSANA CHUSOVITINA: 10. A 43 anni suonati si qualifica alla finale al volteggio, a 27 stagioni di distanza dal suo primo podio iridato ha sfiorato una nuova impresa: quarta alla tavola, la medaglia era lì a due decimi. Un esempio di longevità e di caparbietà semplicemente da ammirare.

MELANIE DE JESUS: 5. Sbaglia l’esercizio della vita che poteva portare la Francia su uno storico podio a squadre, esce di pedana durante la finale al corpo libero dove si presentava da Campionessa d’Europa e commette un errore di troppo nella finale all-around mancando la medaglia. Protagonista per tutta la settimana ma dal suo talento era lecito aspettarsi di più.

SANNE WEVERS: 5. La Campionessa Olimpica e d’Europa alla trave cade durante la finale di specialità commettendo un errore cruciale che non è da lei. Poteva puntare all’oro e alla tripla corona…

CANADA: 8. Quarte con la squadra, argento con la Padurariu alla trave e con la Olsen al volteggio. Che scuola emergente!

GRAN BRETAGNA: 5. Fuori dalla finale a squadre, portano solo Rebecca Downie in finale alle parallele e sbaglia tutto. Escono ridimensionate dai Mondiali come poche altre.

ITALIA: Clicca qui per le pagelle date dopo le qualifiche.

 





stefano.villa@oasport.it

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Foto: Ricardo Bufolin/FGI

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