Artistica
Ginnastica, Mondiali 2018: Marco Lodadio e l’arte della rinascita. Italia, tra un bronzo e l’uscita dal tunnel verso le Olimpiadi
Marco Lodadio è l’uomo della rinascita, l’artista che ha modellato un esercizio da urlo al castello, che ha fatti suoi gli anelli, che ha riportato l’Italia sul podio ai Mondiali dopo addirittura otto anni dall’ultima volta. Lo scultore del bronzo, il pittore delle linee magiche, il poeta di melodie armoniose che sono risuonate fragorose all’Aspire Dome di Doha: il 26enne ha riportato in auge l’artistica azzurra dopo diverse stagioni complicate, dopo il tonfo della mancata qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016 abbiamo dovuto affrontare una lenta risalita che è ben lontana dall’essere completata ma intanto si intravede la luce in fondo al tunnel, un magnifico ragazzo di Frascati ci ha fatto rivedere le stelle anche se la notte è ancora lunga.
L’allievo di Gigi Rocchini ha compiuto un’autentica magia, ha lavorato duramente per tante stagioni, è cresciuto passo dopo passo dovendo scontare anche alcune delusioni (lo scorso anno rimase fuori dalla finale per 15 centesimi), si è fatto un nome partendo dalla World Challenge Cup e risalendo piano piano, diventando sempre più un punto di riferimento nel circuito e uno dei migliori anellisti in circolazione. D Score elevatissimo, esecuzione pulita, grande caparbietà e carisma, senza troppi proclami e con molta umiltà, valori che gli hanno permesso di arrivare tra i grandi.
Marco Lodadio è naturalmente l’espressione migliore del nostro movimento e rappresenta la punta dell’iceberg. Sotto bisogna continuare a lavorare: la squadra ha concluso in 14esima posizione (Ludovico Edalli ha sfiorato la finale all-around, i giovani Andrea Russo e Marco Sarrugerio si sono ben distinti al pari di Carlo Macchini), si sono visti timidi passi in avanti e siamo arrivati a solo mezzo punto da Francia e Spagna, i ragazzi si sono difesi e il lavoro attuato nelle ultime due stagioni sembra produrre qualche piccolo risultato. La qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 non è poi così fuori portata (nove posti in palio ai Mondiali 2019), se si continuerà a lavorare su questa strada allora potremo anche provarci. E con un Lodadio così si può anche sognare in grande…
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Foto: Ricardo Bufolin/FGI