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Giovanni Malagò a tutto tondo: “La riforma dello sport, l’Italia nell’elite mondiale, le Olimpiadi e il dilettantismo”
Da qualche settimana si sta parlando della riforma dello sport presente nella Legge di Bilancio che il governo dovrà approvare entro la fine dell’anno. Il provvedimento dovrebbe limitare notevolmente l’autonomia del Coni che negli ultimi decenni ha gestito lo sport italiano nella sua totalità, il Presidente Giovanni Malagò sta parlando con il sottosegretario Giorgetti per trovare un accordo e ha fatto un punto della situazione in un’intervista rilasciata ad Avvenire: “Nella Giunta e nel Consiglio Nazionale di oggi farò il punto con tutte le anime del nostro mondo sui colloqui che ho avuto in questi giorni con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, e il Sottosegretario al Ministero per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Simone Valente, per correttezza istituzionale però preferisco trattare l’argomento regolativo alla riforma dello sport e del Coni soltanto dopo averne parlato con i miei interlocutori. Le priorità per lo sport italiano, comunque, sono quelle di restare nell’elite mondiale, continuando quel cammino che sotto la mia presidenza ha portato a un costante aumento della pratica sportiva e di razionalizzare al meglio le risorse per fronteggiare le necessità che si manifestano in un Paese che sta invecchiando e che, quindi, può contare su un bacino ridotto di giovani da cui far emergere le proprie eccellenza“.
Il numero 1 dello sport italiano ha affermato che “lo sport dilettantistico è un aspetto nevralgico del nostro movimento. Parliamo dell’architrave del sistema, della passione che spinge migliaia di nuclei associativi a regalarci la possibilità di alimentare le ambizioni di vertice. Il volontariato è semplicemente fondamentale: si tratta di persone mosse da valori autentici, pronti a trasferirli in modo disinteressato, grazie a un profondo senso di appartenenza. L’Italia sportiva riesce a colmare il gap con le altre Nazioni – creato dal diverso concept di pratica motoria a scuola e dalla modesta natalità – proprio grazie all’impegno del sistema dilettantistico che assolve anche funzioni sociali rilevanti. Ricordo sempre che siamo tra i primi cinque Paesi al Mondo nel medagliere olimpico di tutti i tempi, estivo e invernale, proprio grazie a questo meccanismo che in tanti nel mondo ci invidiano“.
Il Presidente del Coni si è soffermato anche sulla candidatura di Milano-Cortina per le Olimpiadi Invernali 2026: “Coltiviamo questa legittima ambizioni e la stiamo portando avanti cercando di soddisfare le istanze legate alla nuova filosofia del Cio e all’impostazione della candidatura condivisa col governo. In questo senso gioca un ruolo importante il discorso legato alle infrastrutture che prevede la valorizzazione e la riqualificazione degli impianti già esistenti attraverso la contemplata sinergia sul territorio per assecondare il principio low cost, alla base del bid e interventi chirurgici per evitare dispersione di risorse, senza dimenticare le necessità primarie. L’eventualità di poter ospitare un’edizione dei Giochi Olimpici regala un indotto automatico, suscita interesse e promuove il movimento in modo naturale. L’obiettivo è quello di dotare il Paese di una legacy proiettata nel futuro, anche e soprattutto a livello di cultura sportiva che avrebbe ricadute a tutti i livelli: dallo sport di vertice alla promozione dell’attività motoria che si svolge nelle palestre, negli oratori e negli impianti del nostro Paese“.
Giovanni Malagò parla dello scenario sportivo di base e del modello gestionale di cui ci sarebbe bisogno: “Un sistema che è stato regolamentato e che ci inorgoglisce per quello che sa esprimere. Un sistema che continua a dar voce a una concezione multidisciplinare che è un vanto che caratterizza il nostro modello in ambito mondiale. Il Coni fa leva sulle molteplici declinazioni del concetto di sport: serve una visione lungimirante e il mutuo sostegno di ogni realtà coinvolta per comprendere le esigenze del momento ed indirizzare le risorse nel modo più opportuno ed efficace, intercettando le tendenze giovanili senza disperdere il contatto con la tradizione“.
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Credit: Ciamillo