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Judo
Judo, Grand Slam Osaka 2018: sfida totale ai padroni di casa nipponici, l’Italia ci prova con Edwige Gwend e Matteo Marconcini
Dopo due weekend dedicati ai Grand Prix di Tashkent e The Hague, il circuito maggiore del judo si sposta in Giappone da venerdì 23 a domenica 25 novembre per il Grand Slam di Osaka 2018, ultimo appuntamento della stagione prima del Masters di Guangzhou. 454 atleti provenienti da 75 nazioni si sfideranno a caccia di punti pesantissimi in ottica qualificazione olimpica a Tokyo 2020, con l’Italia che sarà presente con due rappresentanti: Edwige Gwend e Matteo Marconcini.
I padroni di casa del Giappone hanno avuto la possibilità di inserire quattro atleti in ogni categoria, formando una maxi-rappresentativa da 56 judoka che proveranno a monopolizzare il podio del maggior numero di gare possibili. In questo modo l’azzurra Edwige Gwend, al ritorno in gara dopo la rassegna iridata di Baku nei -63 kg, affronterà un torneo in cui sono presenti Miku Tashiro, Nami Nabekura e Aimi Nouchi, tutte e tre nella top10 del ranking mondiale. La 28enne nativa di Edea, 24ma nella World Ranking List ma molto attardata nel ranking di qualificazione a Cinque Cerchi, è stata inserita nella Pool B ed incontrerà all’esordio la modesta nepalese Khatri per poi dover incrociare agli ottavi l’olandese Juul Franssen, quarta testa di serie del seeding e reduce dalla medaglia di bronzo ai Mondiali e dalla vittoria del Grand Slam di Abu Dhabi. Nel caso di un eventuale fantastico exploit contro la più quotata olandese, Gwend si giocherebbe l’accesso alle semifinali presumibilmente con la tedesca Martyna Trajdos, testa di serie n.5 e settima nel ranking mondiale.
Discorso diverso per quanto riguarda i -81 kg maschili, in cui non figura nessun atleta del Sol Levante tra le otto teste di serie, con l’azzurro Matteo Marconcini che torna a combattere nel circuito maggiore per la prima volta dopo i Mondiali 2017 a causa di un infortunio che lo ha tenuto ai box a lungo. L’ultimo medagliato italiano in una rassegna iridata (argento a Budapest nel 2017) ha riassaporato il profumo della competizione in un torneo di livello medio-basso come l’European Open di Malaga in cui ha conquistato un positivo secondo posto che testimonia la buona condizione fisica ritrovata dall’aretino classe 1989. La rincorsa verso le Olimpiadi di Tokyo 2020 ricomincia da Osaka, in cui Marconcini tornerà a confrontarsi con l’elite globale della specialità in attesa di tornare al 100% in vista di un 2019 che sarà determinante. Il nostro portacolori è stato sorteggiato nella Pool D ed esordirà contro il montenegrino Mrvaljevic con all’orizzonte la sfida di secondo turno contro la testa di serie n.6, il kazako Didar Khamza. Un avversario sicuramente molto ostico e reduce da un ottimo periodo di forma in cui ha trionfato nel Grand Prix di Tashkent ed ha ottenuto la terza piazza nel Grand Slam di Abu Dhabi. In caso di successo anche contro Khamza, si potrebbero spalancare le porte verso un possibile quarto di finale contro il temibile turco Vedat Albayrak, bronzo agli ultimi Campionati del Mondo di Baku.
erik.nicolaysen@oasport.it
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Foto: IJF