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Karate, Mondiali 2018: le pagelle degli azzurri. Angelo Crescenzo incanta a Madrid, Luigi Busà ancora al top, delude Sara Cardin

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Abbiamo vissuto una settimana di grandi emozioni a Madrid per i Mondiali 2018 di karate. Sul tatami spagnolo si sono affrontati oltre 1200 atleti e gli azzurri hanno saputo essere grandi protagonisti in questa rassegna iridata, con l’Italia che si è confermata tra le Nazioni più forti del mondo. Come di consueto però solo alcuni atleti hanno brillato, mentre altri non hanno convinto. Andiamo quindi a scoprire i voti dei nostri portacolori con le pagelle degli azzurri.

Uomini

Mattia Busato 8 (kata): un bronzo che vale tanto, visto che si tratta della prima medaglia iridata individuale per il 25enne veneto. Dopo i risultati importanti tra Europei e Premier League, Busato è riuscito a tirare fuori il suo talento anche nel massimo torneo al mondo. Ora dovrà proseguire su questa strada per cercare la qualificazione olimpica.

Angelo Crescenzo 10 (-60 kg): compie un’impresa fenomenale che lo fa entrare nella storia del karate azzurro. Questo atleta è infatti riuscito a laurearsi Campione del Mondo all’esordio individuale in un Mondiale senior. Un oro che lo consacra tra i più forti del mondo e che è arrivato al termine di una delle finali più belle di tutto l’evento. Infatti a pochi secondi dalla fine Crescenzo ha saputo ribaltare la situazione, colpendo il giapponese Sago con uno spettacolare calcio alla testa, che gli è valso l’Ippon della vittoria.

Luca Maresca 5 (-67 kg): sembrava essere la stagione giusta per trovare il grande acuto e invece è stato battuto al secondo incontro dall’egiziano Ali Elsawy, avversario alla portata. Uno stop che peserà tanto anche nel ranking.

Luigi Busà 9 (-75 kg): un campione senza fine che ancora una volta ha saputo raggiungere l’atto conclusivo del torneo, battendo tra l’altro in semifinale una leggenda come Rafael Aghayev. Il sogno del terzo titolo iridato della carriera è sfumato di un soffio, ma questo argento conferma nuovamente il siciliano tra i più forti del mondo e soprattutto gli permette di fare un passo in avanti importanti verso il suo grande obiettivo: la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Michele Martina 5 (-84 kg): il campione europeo in carica viene sconfitto al primo incontro in questi Mondiali dall’atleta del Kyrgyzstan Erbol Zhumaliev, che non aveva mai ottenuto risultati di rilievo e che è stato poi subito eliminato nel turno successivo.

Simone Marino 6 (+84 kg): dopo una stagione opaca riesce comunque a fare una prestazione sufficiente a Madrid, raggiungendo la finale di pool. Qui viene però sconfitto dal russo Alexander Pshenitsyn, un avversario esperto, ma che avrebbe potuto sicuramente battere se fosse stato al top della forma.

 

Donne

Viviana Bottaro 8 (kata): la 31enne genovese si conferma sul podio iridato, ripetendo il bronzo di Linz 2016. Un risultato che dimostra ancora una volta come Bottaro sia una garanzia nei grandi eventi. Questo risultato è poi importantissimo per il ranking olimpico, dove l’azzurra si trovava già in ottima posizione e ora potrà fare un ulteriore balzo in avanti verso Tokyo 2020.

Sara Cardin 5 (-55 kg): la 31enne veneta si presentava a questo Mondiale con il titolo di Grand Winner stagionale in Premier League e con grandi ambizioni. Dopo un ottimo inizio l’azzurra è stata però sconfitta in finale di pool dalla polacca Dorota Banaszczyk, atleta rivelazione di questo torneo. La grande delusione è arrivata poi ai ripescaggi, dove Cardin è stata sconfitta dalla bulgara Ivet Goranova, un’avversaria indubbiamente alla portata, non riuscendo così a raggiungere nemmeno la finale per il bronzo.

Laura Pasqua 7 (-61 kg): il sogno di tornare sul podio ai Mondiali dopo quattro anni sfuma nella finale per il bronzo, ma la sua prestazione è stata comunque ottima. Infatti dopo diverse stagioni sottotono è tornata finalmente ai vertici, riuscendo a competere con le migliori al mondo.

Silvia Semeraro 5 (-68 kg): il sorteggio l’aveva messa di fronte al primo turno alla fortissima giapponese Kayo Someya e lei è riuscita a vincere per 3-1. A quel punto la strada per la semifinale sembrava spianata e invece la 22enne pugliese è stata sconfitta a sorpresa per hantei dalla norvegese Andrine Hilton, atleta senza risultati di rilievo, che per altro è subito uscita nel turno successivo. Un’occasione sprecata.

Clio Ferracuti 5,5 (+68 kg): la 22enne romana arrivava da tre podi consecutivi in Premier League, ma in questa rassegna iridata si è dovuta arrendere anche lei al terzo turno. L’avversaria in questo caso era però la forte francese Anne Laure Florentin, campionessa europea e quarta nel ranking. Ci sta quindi la sconfitta, anche se per come sono andati i successivi incontri, la transalpina non era certo insuperabile.

 





 

alessandro.farina@oasport.it

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Foto: WKF

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