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Karate
Karate, Mondiali 2018: le sensazioni degli azzurri. Sara Cardin: “Le mie avversarie dovranno stare attente”, Luigi Busà: “Sono pronto, voglio giocarmela”
I Mondiali 2018 di karate si svolgeranno a Madrid da martedì 6 a domenica 11 novembre. Una rassegna iridata in cui l’Italia punta ad essere protagonista, visto che tra i 22 azzurri convocati, ci sono molti atleti in grado di lottare per le medaglie. Andiamo quindi a scoprire le sensazioni dei nostri portacolori, attraverso le dichiarazioni riportate dalla Gazzetta dello Sport.
Il programma delle gare si aprirà come di consueto con il kata, in cui Viviana Bottaro proverà a replicare il bronzo ottenuto nel 2016. La 31enne genovese arriva a Madrid dopo un’ottima stagione ed è pronta ad affrontare al meglio la rassegna iridata: “I numeri dei partecipanti sono altissimi, è un record e per questo siamo stati costretti a preparare un kata in più: ci sono i nomi più importanti del panorama che ben conosciamo e qualche novità che non abbiamo mai incontrato, ma questo non ci spaventa. Quando usciranno i sorteggi saremo pronti con i nostri coach ad impostare la strategia di gara perché anche nel kata c’è la tattica e si gioca su quello più congeniale in base all’avversario, io ad esempio di fronte ad un atleta espressiva gioco su un kata più ritmato, con l’atleta potente punto sull’espressività e via discorrendo. Se mi spaventano i punti in palio? No, c’è ancora tempo per Tokyo, anche se fare podio a Madrid sarà davvero importante”.
Nel kumite la punta in campo femminile sarà invece Sara Cardin (-55 kg), che in questa stagione ha conquistato il titolo di Grand Winner della Premier League e si presenterà a questi Mondiali tra le grandi favorite: “Presentarsi da vincitrice mi rende orgogliosa, soprattutto per la costanza dei risultati, le mie avversarie dovranno stare attente. Quest’anno è stato sicuramente stressante: le gare sono molto più serrate e la programmazione tattica non è facile, così come i tempi di recupero che si sono accorciati, l’importante è sapersi organizzare. Di positivo c’è che sono più abituata dal punto di vista emotivo e soffro meno lo stress per i grandi eventi. Anche nel 2014 avevo vinto il circuito e mi aveva portato bene, chissà…”.
Sul tatami spagnolo ci sarà anche l’altra grande stella del karate azzurro, Luigi Busà (-75 kg), che è reduce dalla splendida vittoria di Tokyo ed è pronto a giocarsi le sue carte: “Sono molto sereno, sono consapevole dei punti importanti in palio, ma non mi faccio mettere pressione, voglio solo danzare e divertirmi sui tatami di Madrid. La tensione prima della gara invece è normale, chi fa lo spavaldo finge, e poi senza quel brivido prima di combattere non sarebbe lo stesso. Verso Tokyo ammetto che preferirei la gara secca: combatto, vinco e sono alle Olimpiadi. Un sogno. Ma io sono pronto a tutto e a giocarmela in ogni modo possibile, questo è sicuro”.
alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Fijlkam