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Karate
Karate, Mondiali 2018: Luigi Busà e Angelo Crescenzo combatteranno per l’oro! Laura Pasqua si giocherà il bronzo, eliminati Cardin e Maresca
Seconda giornata di gare dei Mondiali 2018 di karate e anche oggi moltissimi combattimenti sul tatami di Madrid. Si sono infatti svolte le eliminatorie e i ripescaggi delle ultime sei categorie di peso del kumite, che hanno così completato il quadro delle gare individuali di questa rassegna iridata. L’Italia ottiene due finali per l’oro con Luigi Busà e Angelo Crescenzo e una per il bronzo con Laura Pasqua. Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio tutti i risultati odierni.
UOMINI
Kumite -75 kg
Impresa magnifica di Luigi Busà che vola in finale per l’oro, dopo aver superato in semifinale il quattro volte campione iridato Rafael Aghayev. Il 31enne siciliano ha battuto 2-1 il grande rivale azero e sabato affronterà per il titolo l’iraniano Bahman Asgari Ghoncheh. In precedenza l’azzurro si era imposto nettamente nella propria pool, superando in successione l’atleta del Ruanda Espoir Ntungane 2-1, lo slovacco Matus Lieskovsky 2-0, l’inglese Joe Kellaway 4-0 e l’uzbeko Dastonbek Otabolaev 1-0. Le finali per il bronzo vedranno invece opposti il giapponese Ken Nishimura e il russo Beslan Mizov nella prima, mentre nell’altra Otabolaev e Aghayev.
Kumite -60 kg
Grandissima prestazione anche di Angelo Crescenzo che combatterà per il titolo iridato con il sorprendente giapponese Naoto Sago. Il 25enne azzurro si è imposto nettamente in semifinale per 4-1 contro il marocchino Abdessalam Ameknassi, mentre in precedenza aveva superato di misura gli avversari nella propria pool. Erano infatti arrivate le vittorie in successione 1-0 con il danese Casper Lidegaard, 2-0 con l’azero Firdovsi Farzaliyev, 1-0 con l’uzbeko Sadriddin Saymatov e poi per hantei con il venezuelano Jovanni Martinez. Il terzo gradino del podio se lo giocheranno invece il lettone Kalvis Kalnins e il kazko Darkhan Assadilov e nell’altra sfida Ameknassi e Martinez.
Kumite -67 kg
Si ferma al terzo turno il cammino di Luca Maresca, che dopo aver travolto 9-0 l’irlandese Rory Kavanagh, è stato sconfitto 1-0 dall’egiziano Ali Elsawy, subendo il punto decisivo negli ultimi secondi. La successiva sconfitta di Elsawy ha fatto tramontare anche l’ipotesi ripescaggi per Maresca, che è stato così eliminato. La finale per l’oro sarà tra il brasiliano Vinicius Figueira e il francese Steven Dacosta. In lotta per il terzo gradino del podio il cileno Camilo Velozo contro il giordano Rahman Abdel Almasatfa e l’iraniano Hamoon Derafshipour contro lo spagnolo Raul Cuerva.
DONNE
Kumite -55 kg
Delusione per Sara Cardin, che non lotterà per le medaglie. L’azzurra aveva iniziato bene il torneo, superando in successione 5-0 l’egiziana Yassmin Attia e poi 4-0 sia la rappresentante di Hong Kong Ma Man Sum che la turca Tuba Yakan. In finale di pool è stata però sconfitta 1-0 dalla polacca Dorota Banaszczyk. Il passaggio di quest’ultima in finale, dove affronterà la tedesca Jana Bitsch, ha permesso a Cardin di accedere ai ripescaggi. Qui la 31enne veneta non è riuscita però a rifarsi, venendo battuta 1-0 dalla bulgara Ivet Goranova e dovendosi così accontentare di un piazzamento. Goranova se la vedrà per il bronzo con la giapponese Sara Yamada, mentre la russa Valeriia Alekhina con l’atleta di Taipei Wen Tzu-Yun.
Kumite -61 kg
Laura Pasqua torna finalmente ai vertici e lotterà per la medaglia di bronzo. L’azzurra ha vinto brillantemente la propria pool, superando all’esordio 3-1 la dominicana Karina Diaz, poi 5-0 la statunitense Elisa Fonseca, 1-0 la colombiana Stefanny Medina e 2-0 la canadese Haya Jumaa. In semifinale è stata però battuta 3-1 dalla cinese Xiaoyan Yin, attuale numero uno del ranking mondiale. Nella finale per il bronzo Pasqua affronterà la marocchina Btissam Sadini, mentre l’altra sarà tra la turca Merve Coban e l’egiziana Giana Lotfy. La cinese Xiaoyan Yin lotterà invece per il titolo contro la serba Jovana Prekovic.
Kumite -50 kg
Nessuna azzurra impegnata in questa categoria, in cui la finale per l’oro sarà tra la turca Serap Ozcelik, campionessa europea in carica e oro nel 2014, e la giapponese Miho Miyahara, argento nella scorsa edizione e reduce dal successo a Tokyo. Le finali per il bronzo saranno invece: la croata Jelena Pehar con l’austriaca Bettina Plank e l’iraniana Sara Bahmanyar con la russa Tatiana Rybalchenko.
alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Fijlkam
ghost
7 Novembre 2018 at 20:56
giornata molto più proficua di quella di ieri.
però anche oggi rimane un certo amaro in bocca a causa delle controprestazioni di Maresca e Cardin.
quest’ultima è stata una vera delusione: partita benissimo, si è poi liquefatta non appena il gioco è diventato serio. e le è accaduto contro 2 avevrsarie sconosciute, una più improponibile dell’altra (avesse perso contro Yamada o Terliuga nessuno potrebbe recriminare, ma no, lei ha buttato un titolo al vento contro l’impronunciabile Polacca e una Bulgara qualsiasi).
e quel che è più grave, con un risultato del genere, anche lei e Maresca ormai la qualificazione a Tokyo 2020 dovranno giocarsela nel torneo-lotteria di Parigi nel maggio 2020, perchè, specie nelle categorie in cui ne vengono accorpate 2 “normali”, senza i punti di almeno un bronzo mondiale non si va da nessuna parte a livello di ranking.
grazie alle pessime prestazioni degli altri Azzurri, invece, praticamente a Tokyo rischiamo di portare il solo Busà nel Kumite + Viviana Bottaro (e forse, ma sarà difficile, anche Busato) nel Kata, a meno di exploit a Parigi 2020, risultati cui ora come ora è assai difficile credere.
dimenticate in fretta le note negative, devo fare dei complimenti vivissimi all’eterno Busà, che non fallisce mai (non del tutto, almeno) i grandi appuntamenti, ma soprattutto a Crescenzo, che ha sfruttato alla grande le aperture che si sono create nel tabellone e non ha vanificato l’occasione epocale di accedere a una finale mondiale (peccato solo che i -60kg non siano gara Olimpica) e a Laura Pasqua, tornata a giocarsi una medaglia mondiale dopo 4 anni.
speriamo che i nostri 3 alfieri sabato ci regalino delle emozioni travolgenti (naturalmente spero che anche Busato e la Bottaro riescano a salire sul podio, ma parlare di emozioni nel Kata proprio non mi riesce).