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Karate
Karate, Mondiali 2018: Marino, Ferracuti, Martina e Semerato eliminati prima delle semifinali e fuori dai ripescaggi
Pomeriggio avaro di soddisfazioni per l’Italia ai Mondiali 2018 di karate che si stanno disputando a Madrid (Spagna). I quattro azzurri impegnati nelle varie categorie del kumite hanno dovuto dire addio al sogno di conquistare una medaglia nella rassegna iridata di questo sport che farà il proprio debutto alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Simone Marino (+84 kg) è andato davvero vicino alla possibilità di disputare la semifinale: dopo aver battuto nell’ordine il montenegrino Almir Cecunjanin (2-1), l’indonesiano Daniel Daniel (1-0) e l’israeliano Ahmad Abu Bassal (2-0), il nostro portacolori si fermava nella finale di pool (quarti di finale) contro il quotato russo Alexander Pshenitsyn (4-2). A quel punto Marino sperava di accedere ai ripescaggi ma il suo avversario si è arreso in semifinale contro l’iraniano Sajad Ganjzadeh (8-1) e dunque addio sogni di gloria.
Clio Ferracuti (+ 68 kg) si è spinta fino al terzo turno demolendo nettamente la ceca Hana Dostalova (8-0) e la brasiliana Isabela Rodrigues (3-1). La forte francese Anne Laure Florentin si è però rivelata un avversario molto solido e ha avuto la meglio (2-0). La transalpina ha poi perso in semifinale contro la giapponese Ayumi Uekusa (2-0) e dunque l’azzurra non è entrata nemmeno nel tabellone dei ripescaggi.
Michele Martina si è invece dovuto arrendere subito al secondo turno contro il kirgizo Erbol Zhumaliev (2-0) dopo aver beneficiato di un bye, poi il suo avversario è stato immediatamente battuto al turno successivo dall’egiziano Mohamed El Kotby. Silvia Semeraro eliminata agli ottavi di finale della 68 kg: dopo aver battuto la quotata giapponese Kayo Someya per 3-1 e avere avuto la meglio sulla portoghese Clara per hantei, l’azzurra cedeva sempre alla preferenza contro la norvegese Andrine Hilton che poi veniva battuta dall’ucraina Halyna Melnyk spegnendo i sogni di ripescaggio della nostra portacolori.
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Foto: Fijilkam
ghost
6 Novembre 2018 at 21:21
un disastro.
non può che essere questo il giudizio sulla prima giornata dei mondiali.
Busato ha fatto il compitino (e probabilmente ha ottenuto più di quel meritava, con tutte quelle vittorie a suon di 3-2 contro avversari meno qualificati di lui), Bottaro non è comunque riuscita nemmeno a strappare un giudizio contro la in ogni caso imbattibile Shimizu.
e se poi passiamo al kumite (il vero Karate, con tutto il rispetto per i praticanti, quella noia mortale del Kata non dovrebbe nemmeno essere considerato uno sport, al pari di discipline di estrazione simile, che invece infestano le competizioni e le Olimpiadi in particolare, purtroppo), allora la voglia di andare a Madrid a prendere a calci i nostri eroi è davvero tanta.
perchè si può sempre perdere, ma se lo si fa nel modo e contro gli avversari contro cui è avvenuto oggi, non si piuò non arrabbiarsi…e tanto.
l’unica che salverei è Ferracuti (a metà, perchè per come è andato l’incontro e per quel che ha fatto la Florentin negli altri match parliamo sempre di una grande occasione sprecata).
Martina e Semeraro invece hanno lasciato senza dignità contro avversari sconosciuti e di caratura nettamente inferiore.
Marino, infine, ha sprecato l’occasione della vita per giungere ad una semifinale mondiale perdendo all’ultimo secondo un match che avrebbe quasi sicuramente vinto all’hantei, anche lui contro un emerito carneade di livello tecnico chiaramente non pari al suo.
di fatto, in un pomeriggio abbiamo quasi compromesso la qualificazione Olimpica (almeno per la parte via Ranking) nelle due categorie del Kumite più pesanti tra quelle in programma a Tokyo 2020 (categoria, almeno al femminile, in cui bisognerebbe addirittura ambire alle medaglie).
bene…anzi, male…nemmeno, malissimo.
speriamo domani vada meglio, ma se le premesse sono quelle odierne, c’è poco da essere ottimisti.