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La Serie A è un campionato competitivo?

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Un interrogativo lecito che si muove nella testa degli appassionati di calcio da qualche anno e che, negli ultimi mesi, si è forse fatto ancor più pressante: ma il campionato italiano, la nostra Serie A, è realmente competitiva o sta diventando come molti altri campionati dove la competizione è ridotta ai minimi?

La risposta sembra essere scontata ed affonda le sue motivazioni in ragioni sia tecniche che di altra natura. La Juventus ormai da anni domina incontrastata mettendo in serie vittorie su vittorie e collezionando scudetti. Un dominio che prosegue da sette anni e che, secondo i pronostici, dovrebbe confermarsi anche per la stagione in corso. Troppo forti i bianconeri o troppo deboli gli avversari? La verità come sempre si trova nel mezzo.
Partiamo da un dato di fatto evidente: la Juventus del neo vincitore della panchina d’oro 2018 Massimiliano Allegri, è sempre la favorita per la vittoria finale della Serie A. Basta leggere le quote dei principali bookmakers di scommesse online per farsi un’idea più chiara di quello che si sta dicendo. Favorita in ogni partita, quindi ogni singola domenica; e favorita in assoluto anche per quanto riguarda la vittoria finale del campionato. In questo modo anche il settore stesso delle scommesse rischia di essere falsato in quanto le quote riferite alle partite dei bianconeri sono sempre, in modo inevitabile, segnate da questo strapotere. E le battute di arresto, come quella di qualche domenica fa contro il Genoa in casa, sono più un’unicità che altro, in grado certo di far saltare il banco anche a livello di bookmaker ma comunque episodi che non si ripetono con frequenza.

Dicevamo delle cause di questa forbice che si allarga sempre più e non soltanto dal punto di vista tecnico; perché la differenza di base è anche legata a fattori strettamente economici, vuoi o non vuoi i soldi riescono sempre ad avere la meglio. La Juventus può permettersi di acquistare Cristiano Ronaldo, cosa che in Italia nessun’altro può fare. Inoltre, si sta parlando dell’unica società del nostro calcio, tra le big, ad avere uno stadio di proprietà con annessi introiti importanti.

In sostanza i bilanci del club bianconero sono da top club mentre le altre squadre italiane arrancano spesso e volentieri anche a livello economico, non soltanto tecnico. Un divario che è destinato a non riempirsi a breve e che anzi potrebbe incrementarsi ulteriormente di qui al futuro prossimo rinvigorendo la tesi dalla quale si è partiti: la nostra Serie A purtroppo non sembra essere un campionato competitivo.

Foto: Gianfranco Carozza

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