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MotoGP, Test Valencia 2018: Lorenzo in sella alla Honda, Yamaha forse con un motore nuovo e Ducati evoluta. Un assaggio di futuro

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Tutto finito? Ancora no. Il GP di Valencia ha decretato il termine ufficiale della stagione di MotoGP ma i piloti e i team sono rimasti in Spagna, sul circuito Ricardo Tormo, per una due giorni di test (20-21 novembre) importante per provare le nuove moto o quanto meno del materiale in prospettiva 2019. Un campionato in cui le novità non saranno poche e dove forse l’interesse per l’iride potrebbe essere superiore all’anno corrente.

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Vedremo per la prima volta Jorge Lorenzo salire in sella alla Honda. Il centauro spagnolo, che ha salutato la Ducati non nel migliore dei modi per i problemi fisici patiti al polso destro, ha scelta una via complicata: affrontare il campione del mondo Marc Marquez e cercare di batterlo con sua stessa creatura. Un atto coraggioso quello di Jorge, che dopo non essere riuscito a centrare l’obiettivo iridato con la Rossa per tutta una serie di motivi, vuole ottenere il meglio sulla moto giapponese. Pertanto, sarà interessante verificare come e se il maiorchino saprà adattarsi. Guardare il cronometro, forse, sarà poco indicativo ma comunque fungerà da parametro.

In casa Yamaha ci si attendono dei grossi step. Stando alle indiscrezioni ci potrebbe essere un nuovo motore sulla M1, con un’elettronica diversa, sotto esplicita richiesta di Valentino Rossi. Il centauro italiano, terzo nella graduatoria complessiva del Mondiale, non è di certo soddisfatto dell’esito finale dell’annata. L’essere stato spesso costretto a gareggiare da comprimario non lo ha reso troppo felice al pari del fatto che in questo 2018 non è riuscito a vincere. Un dato che deve far riflettere il “Dottore” e la casa nipponica sul da farsi.

E poi la Ducati. Quest’anno è stato forse quello delle occasioni perdute. Le cadute della prima parte del campionato hanno favorito Marquez, permettendogli di avere sempre un margine di sicurezza sulla concorrenza. La GP18 è cresciuta molto, specie nella seconda parte dell’annata, permettendo ad Andrea Dovizioso di vincere su tracciati dove non aveva mai immaginato: Brno, Misano e Valencia. Vittorie frutto di una crescita ma non ancora sufficiente per impensierire il “93”. E allora dalla mente di Gigi Dall’Igna e del suo staff dovrà venir fuori una moto che sappia essere performante nel turning oltre che in accelerazione e in frenata. Le aspettative del “Dovi”, che quest’anno sarà affiancato da Danilo Petrucci, sono piuttosto alte anche perché per competere con l’asso di Cervera bisognerà rasentare la perfezione e servirà un mezzo ancor più performante.

 

 





giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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