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NBA 2019, i risultati della notte (20 novembre). Ok Pelicans, Pacers, Bucks e Sixers, Kemba Walker non si ferma e ne fa 43

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Nove partite giocate nell’ultima notte NBA, tre giorni prima della pausa prevista per il giorno del Ringraziamento, nel quale le arene della massima lega professionistica americana restano chiuse. Andiamo a vedere i risultati e le tante notevoli prestazioni individuali.

L’uomo che più di tutti sta facendo girare la testa al mondo del basket in questi giorni è senz’altro Kemba Walker: dopo i 60 punti di pochi giorni fa, oggi ne arrivano altri 43 per trascinare i suoi Charlotte Hornets alla vittoria sui Boston Celtics col punteggio di 117-112, compresa la tripla che, a 33 secondi dalla fine, decide la partita. A Boston non bastano i 27 con 11 assist di Kyrie Irving, come neppure gli altri cinque uomini in doppia cifra.

I Los Angeles Clippers, pur senza l’aiuto di Danilo Gallinari (fermo per influenza), hanno superato gli Atlanta Hawks per 119-127, scavando tutto il margine nell’ultimo quarto e trovando la doppia cifra da sei uomini (Montrezl Harrell il migliore: 25 e 11 rimbalzi). Per gli Hawks non basta una gran prova di Trae Young, del quale più dei 25 punti stupiscono i 17 assist.

Cambia la maglia, ma non il concetto: i Milwaukee Bucks rimontano nella seconda metà della partita i Denver Nuggets, rischiano di farsi a loro volta riprendere, poi firmano la dodicesima vittoria coi 29 e 12 rimbalzi di Giannis Antetokounmpo e con una tripla decisiva di Khris Middleton. A proposito di squadre a 12 successi (ma con tre sconfitte in più), c’è da registrare l’autentica sfida nella sfida tra Philadelphia 76ers e Phoenix Suns: la vince Joel Embiid, con 33 punti e 17 rimbalzi, contro Devin Booker, a quota 37, e più in generale prevalgono i Sixers per 119-114.

Sparatoria non piccola tra New Orleans Pelicans e San Antonio Spurs, con Anthony Davis che nel 140-126 dei suoi ci si trova benissimo: 29 punti. Il vero protagonista della serata, però, viene dalla panchina ed è Julius Randle, che mette insieme una tripla doppia da 21 punti, 14 rimbalzi e 10 assist. Per gli Spurs sei giocatori in doppia cifra, tra cui Marco Belinelli, autore di 11 punti. Proseguono il loro buon cammino anche i Memphis Grizzlies, che in una partita a basso punteggio (per gli standard americani) battono 98-88 i Dallas Mavericks sfruttando l’ottima vena di Mike Conley (28 punti).

Aggiornano il loro record positivo (11-6) anche gli Indiana Pacers, che travolgono per 121-94 gli Utah Jazz, per i quali segna quasi solo Ricky Rubio (28 per lui) e ovviamente non basta, visto che dall’altra parte in doppia cifra ci finiscono in sei, con Bojan Bogdanovic a fare il leader a quota 21. Stesso discorso per i Detroit Pistons, che superano per 113-102 i sempre peggio messi Cleveland Cavaliers (2-13). Andre Drummond è il primo violino con 23 punti e 16 rimbalzi, Blake Griffin il secondo con 21 e 12. Infine, il rovescio della medaglia: gli Oklahoma City Thunder perdono in casa dei Sacramento Kings per 117-113, non riuscendo a mantenere un vantaggio scaturito dalla rimonta nel terzo quarto e non facendosi bastare i 29 con 13 rimbalzi di Russell Westbrook, né i 27 di Paul George.I Kings trovano 25 punti da Buddy Hield, 23 da Iman Shumpert, una doppia doppia da 15 e 13 rimbalzi di Marvin Bagley III e 13 assist da De’Aaron Fox.

I risultati della notte:
Charlotte Hornets-Boston Celtics 117-112
Detroit Pistons-Cleveland Cavaliers 113-102
Indiana Pacers-Utah Jazz 121-94
Philadelphia 76ers-Phoenix Suns 119-114
Atlanta Hawks-Los Angeles Clippers 119-127
Memphis Grizzlies-Dallas Mavericks 98-88
Milwaukee Bucks-Denver Nuggets 104-98
New Orleans Pelicans-San Antonio Spurs 140-126
Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 117-113





 

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Matteo Marchi

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