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Nuoto, Campionati Italiani vasca corta 2018: Margherita Panziera e Simona Quadarella in Cina con furore!

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La prima giornata allo Stadio del Nuoto di Riccione è andata in archivio. La vicinanza con i Mondiali 2018 in vasca corta ad Hangzhou (Cina), dall’11 al 16 dicembre, aveva fatto pensare che quest’edizione 2018 degli Assoluti invernali nella piscina da 25 metri sarebbero stati non eccellenti dal punto di vista prestazionale.

Ci si sbagliava. Alcune delle punte azzurre, ormai ben oltre il solito tridente Paltrinieri-Detti-Pellegrini, hanno fatto vedere che nonostante i grandi carichi di lavoro della preparazione la voglia di dimostrarsi competitivi al livello nazionale ed internazionale c’è. Sarà uno step di mentalità? Forse. Tuttavia, constatare i miglioramenti di Margherita Panziera e di Simona Quadarella è un’evidenza.

La veneta, per la prima volta nei 200 dorso in questa stagione invernale, ha messo in mostra una nuotata bellissima, molto vicina a quella che le ha consentito qualche mese di fa di laurearsi campionessa d’Europa in questa specialità. Perfetta in acqua, sempre in presa, leggerissima ma velocissima. E così il 2’01″56, quarta prestazione mondiale dell’anno e nuovo primato italiano (sbriciolato il suo 2’02″43 di un anno fa a Copenhagen), è servito. La sorpresa e la gioia segnano il viso dell’atleta al termine della prova, esprimendo la grande soddisfazione per qualcosa di non preventivato. Ma del resto la convinzione nei propri mezzi fa miracoli, andando ben oltre quello che ci si augurava. Per la nuotatrice che tre anni fa, nella rassegna continentale a Londra, si sentiva un pesce fuor d’acqua, una nuova dimensione e un nuovo modo di intendere la competizione. In Cina ci si va con furore!

Con lo stesso spirito e la voglia di combattere ha gareggiato la Quadarella. Il suo 8’13″41 è l’ennesimo primato personale della romana (800 stile libero) in questa avventura in vasca corta: il record italiano nei 1500 sl, il personal best nei 400 sl e i due record l’uno di seguito all’altro nella gara citata (prima a Genova e poi a Riccione). Miglioramenti che non cadono dal cielo ma sono frutto del lavoro preciso, puntuale e forse anche un po’ logorante di Christian Minotti e anche del sentirsi importante. Sì perché, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Simona non si è montata la testa dopo i 3 ori agli Europei di Glasgow. Il calore dei tifosi e il sentirsi al centro della scena è uno stimolo per lei a dare di più per ricevere ulteriori riconoscimenti fuori e dentro la vasca. La terza prestazione mondiale dell’anno in questa distanza (stesso crono al centesimo dell’australiana Ariarne Titmus) è una candidatura più che concreta a fare bene nella rassegna iridata, più forte del poco gradimento per la piscina da 25 metri.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: OASport

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