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Nuoto, Campionati Italiani vasca corta 2018: Scozzoli-Martinenghi, atto terzo. Lo scontro finale prima di sfidare il mondo

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Fabio Scozzoli contro Nicolò Martinenghi è una delle sfide più attese della edizione 2018 dei Campionati Italiani invernali in vasca corta. Generazioni diverse a confronto, la gara tra lo specialista della vasca corta, il dominatore della rana italiana e, spesso, anche europea dell’ultimo decennio e il predestinato che non ha paura di affrontare e battere il suo maestro e idolo, l’atleta a cui ha sempre detto di ispirarsi.

E’ la sfida tra due dei volti più belli e dei personaggi più genuini del nuoto azzurro, i due figli che ogni mamma vorrebbe avere, i due bravi ragazzi, educati, gentili, sempre disponibili con tutti, fino all’ultimo dei tifosi, che però quando scendono in acqua e si trovano uno a fianco all’altro non si risparmiano di certo e si sfidano a ritmi di record italiano e, a volte, anche europeo.

Entrambi hanno conosciuto la rabbia per problemi fisici che li hanno costretti a stop più o meno lunghi, Scozzoli ci ha messo tre anni buoni a risorgere dopo la rottura del legamento del ginocchio sulla sabbia, Martinenghi sembra aver ritrovato lo smalto nove mesi dopo l’annuncio dello stop prolungato che lo avrebbe costretto a saltare tutta la stagione passata.

Le paure, le incertezze, sembrano dietro le spalle per entrambi e ora la sfida è totale, ad ogni 100 o 50 rana che capiti sotto mano: da una parte Fabio Scozzoli, “mago” della vasca corta per via della cura maniacale dei particolari che possono fare la differenza, partenza, virata e subacquea. Il romagnolo è bronzo mondiale e campione europeo in carica dei 50 rana, il primo italiano ad aver conquistato un oro ai Mondiali in corta nella storia e dunque il suo approccio ad Hangzhou è fatto anche di qualche aspettativa. Il varesino, che ha vinto tutto quello che poteva vincere a livello giovanile, è in grande crescita anche se predilige più le gare in vasca lunga perché il suo punto di forza è la nuotata, mentre sui particolari di cui prima deve ancora lavorare e, perché no, nella seconda fase della carriera, potrebbe anche farlo con le indicazioni di Scozzoli che sembra tagliato per trasmettere la sua esperienza ai più giovani sotto forma di allenatore. Lui dal Mondiale si aspetta poco o nulla, tutto quello che verrà sarà messo in valigia e portato a casa, risultati buoni o meno buoni che siano.

Al momento, però, è sfida totale, in attesa che entrambi lancino l’assalto al mondo della rana, che quest’anno sarà privo di “re Peaty” (battuto da Scozzoli un anno fa a Copenhagen, in una delle poche occasioni delle ultime due stagioni in cui il britannico non ha toccato per primo la piastra in una gara ufficiale).

Si riparte da Riccione, dopo il 4-0 (con successi sempre più risicati) di Scozzoli ai danni di un Martinenghi combattivo prima a Bolzano e poi a Genova. Si riparte dallo scatto in avvio e dalle virate del romagnolo, avvantaggiato enormemente nei 50 e dalla nuotata arrembante e ritmata del lombardo che magari potrà provare a riprendersi un titolo italiano nei 100. Di sicuro per entrambi quella nella piscina romagnola sarà una tappa di passaggio in vista dell’appuntamento clou dell’inverno natatorio, il Mondiale di Hangzhou, con il sogno di vedere due azzurri in finale e magari sventolare il tricolore su qualche pennone.

 





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