Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Grand Prix Helsinki 2018: la meravigliosa tappa targata Italia
L’Italia del pattinaggio artistico non è dipendente da Carolina Kostner. Ed è una notizia bellissima. É indubbiamente questo l’aspetto più interessante emerso dopo la terza tappa del Grand Prix, quest’anno eccezionalmente andata in scena in Finlandia, a Helsinki, dopo la cancellazione della classica Cup Of China.
Nonostante la pesante assenza della pattinatrice altoatesina a causa di un infortunio, per la prima volta nella storia infatti sono stati conquistati dall’Italia due podi nello stesso appuntamento del circuito. In questa occasione si tratta di due secondi posti, quello di Nicole Della Monica-Matteo Guarise nelle coppie di artistico e di Charlène Guignard-Marco Fabbri nella danza sul ghiaccio.
Della Monica e Guarise, pur non essendo ancora al top delle condizioni, si sono dimostrati fin da subito molto competitivi. Il primo posto ottenuto nel primo segmento di gara ai danni della quotata coppia russa vincitrice della tappa Alexandra Zabiiako e Alexander Enbert parla chiaro: il gap con i nostri pattinatori si è abbassato, e si gioca sull’errore. In questo senso, ha pesato la sbavatura dei russi sul triplo toeloop in parallelo: il salto degradato dal pannello ha concesso agli azzurri di Cristina Mauri, autori di una prova quasi perfetta, di piazzarsi in vetta.
Probabilmente il senso della responsabilità e la sfida inedita di gestire una prima posizione ha leggermente contratto Nicole e Matteo nel secondo segmento di gara, in cui sono state commesse alcune imprecisioni negli elementi di salto, compresi (insolitamente) i lanciati. Malgrado queste imperfezioni però gli atleti delle Fiamme Oro, oltre a ben figurare nei sollevamenti, nella spirale e nella serie di passi, hanno dimostrato una grande esperienza e maturità nella pattinata, nei lavori di piede e nelle transition, guadagnando il buon riscontro nelle componenti del programma che gli ha concesso di mantenere la seconda posizione, attaccata prepotentemente dalla giovanissima coppia Daria Pavliuchenko-Danil Kodykin, davvero competitiva sotto il profilo tecnico.
Il secondo posto ha consentito ai nostri portacolori di proseguire in prima linea la corsa per le Finali di Vancouver. Nello specifico i pattinatori italiani cercheranno di staccare il pass per il Canada nel quinto round del circuito, la Rostelecom Cup, prevista a Mosca dal 16 al 18 novembre. Gli ingredienti ci sono tutti: lo short rock-blues, diverso da quanto mostrato fino in questo momento, convince ed è meravigliosamente coreografato. Il programma libero, di impostazione più classica interpretato sulle note di “Tristano e Isotta“, risalta alla perfezione le caratteristiche della coppia e, eseguiti al meglio tutti gli elementi, può davvero mettere pressione agli avversari.
Chi ha già conquistato, seppur virtualmente, un posto tra le sei coppie finaliste sono i danzatori Guignard e Fabbri, autori di due prestazioni in cui si sono letteralmente superati, allertando non poco la coppia medaglia di bronzo agli scorsi Europei Alexandra Stepanova-Ivan Bukin. Semplicemente, in questi due giorni ha funzionato tutto. Ottima l’intuizione di cambiare nella ryhthm dance la serie di passi in diagonale e l’ingresso del sollevamento in un programma che già è apparso ancora più scorrevole rispetto a Skate America; non è un caso infatti che i pattinatori di Barbara Fusar Poli abbiano ottenuto il nuovo primato personale raggiungendo quota 77.36, migliorando di quasi due punti il punteggio tecnico (da 40.86 a 42.56) e di un punto e mezzo le componenti del programma, cosa non da poco, salite da 34.15 a 35.80.
La crescita esponenziale si è verificata anche nella bellissima danza libera “La la land“, in cui i nostri ragazzi hanno raccolto in prima battuta livello 4 in tutti gli elementi, salvo perderne poi due, chiamati livello 3, nella serie di passi circolari e in quella su in piede in parallelo, guadagnando anche in questo caso oltre un punto e mezzo nel segmento rispetto a Skate America (da 117.95 a 118.93), migliorando tecnico (da 65.35 a 66.83) e components (da 51.94 a 53.10). Senza le detrazioni infine (la curiosa time violation nella rhythm dance e la caduta di Charlène nella free dance), il punteggio totale degli azzurri sarebbe arrivato a 198.29. La grande nuova sfida per i nostri rappresentanti sarà quella di riuscire a scavalcare nel corso della stagione quota 200 punti, obiettivo, visto quanto mostrato fino ad adesso, assolutamente possibile.
La tappa di Helsinki inoltre è stata la rampa di lancio del debutto dei danzatori Jasmine Tessari e Francesco Fioretti, i quali hanno chiuso la gara in ottava posizione. I giovani talenti allenati dalla citata Barbara Fusar Poli e Stefano Caruso sono stati protagonisti di due prove di grande spessore, in cui hanno magistralmente retto la tensione in una tappa non facile. Ottima la rhythm dance, in cui i pattinatori hanno dato sfoggio della loro espressività e incisività sul ghiaccio, sofisticata e di gran gusto la danza libera, in cui Jasmine e Francesco hanno raccolto livello 4 nei sollevamenti ricevendo una valutazione positiva in tutti gli elementi. Ciò che impressiona tuttavia è il fatto che la giovane coppia, nonostante la giovane età, sembra già aver trovato una propria personalità, fattore che, siamo certi, lì porterà con il giusto tempo tra i danzatori di vertice. In fondo quello che la primo duo azzurro Charlène Guignard e Marco Fabbri ci ha insegnato è che nello sport, così come nella vita e nel lavoro, la gavetta è fondamentale per raggiungere i propri sogni, i propri obiettivi, i propri traguardi.
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Foto: ISU Figure Skating (Official Facebook Account)