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Rugby, i promossi e bocciati della sfida contro la Georgia. Steyn e Polledri monumentali, Benvenuti ci fa soffrire

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L’Italia del rugby può sorridere: la partita più importante dell’anno, contro la Georgia, è stata vinta dagli azzurri: guadagnata così una posizione nel ranking mondiale proprio ai danni dei Lelos, respinte al mittente le velleità di ingresso futuro nel Sei Nazioni, tenuta l’imbattibilità contro la formazione dell’Est Europa.

Il man of the match è stato Abraham Steyn, ma se fosse stato scelto Jack Polledri, nessuno avrebbe avuto da ridire: entrambi hanno disputato un ottimo match, diventando devastanti in fase offensiva, cercandosi spesso nel tentativo di fare breccia nella difesa georgiana.

Ha gettato il cuore oltre l’ostacolo anche Dean Budd, in meta ad inizio ripresa, in quella che probabilmente è stata l’azione che ha definitivamente indirizzato il match, ma anche la performance di Sebastian Negri è da sottolineare, soprattutto in fase offensiva, per allargare il gioco e così le maglie della difesa dei Lelos.

Da imitare invece è la caparbietà di Michele Campagnaro: nonostante l’errore sulla prima meta georgiana, non si è abbattuto, ma ha preso l’ovale e nell’azione successiva lo ha depositato alle spalle degli avversari, riscattandosi immediatamente. Tommaso Allan, nonostante una giornata così così dalla piazzola ha dato la spallata definitiva alla Georgia con la sua corsa verso la quarta meta italiana.

Nota dolente di una prestazione corale altrimenti perfetta, il giallo a Tommaso Benvenuti, costato la meta tecnica e dieci minuti di sofferenza in 14 contro 15 ai compagni di squadra. Gli azzurri ne sono usciti però indenni ed hanno portato a casa la vittoria. Infine una parola per Luca Sperandio, certamente non al meglio nel ruolo di estremo, ma condizionato anche dal durissimo placcaggio subito nella prima frazione che è costato alla Georgia dieci minuti di inferiorità numerica.





roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Luigi Mariani LPS

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