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Rugby, Test Match novembre 2018: Italia-Irlanda 7-54. Le pagelle degli azzurri, un vero e proprio disastro

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Si sapeva che sarebbe stata durissima: a Chicago, nella prima uscita dei Test Match di novembre, con una formazione più che altro sperimentale, la Nazionale italiana di rugby viene sconfitta dall’Irlanda, detentrice del Sei Nazioni e numero due del ranking mondiale, per 54-7. Una sola meta per la squadra guidata da Conor O’Shea ed un secondo tempo da dimenticare. Andiamo a rivivere il match con le pagelle degli azzurri.

Luca Sperandio, voto 4: all’esordio da titolare (secondo caps assoluto) in maglia azzurra fatica tantissimo da estremo e non riesce praticamente mai ad arginare le offensive di Larmour, mostruoso oggi.

Mattia Bellini, 4,5: ci aveva abituato a tutt’altre performance nel Sei Nazioni. Tanta sofferenza e poco da salvare nella performance dell’uomo delle Zebre.

Michele Campagnaro, voto 5,5: fascia da capitano per lui, al rientro in Nazionale dopo il bruttissimo infortunio dell’anno scorso. Il primo tempo è davvero molto positivo, con la meta che dà speranza allo scadere. Poi però crolla alla distanza, commettendo anche diversi errori.

Luca Morisi, voto 4: brutta partita, poco da aggiungere. Mai pronto a guadagnare metri, spesso e volentieri in sofferenza in fase difensiva.

Giulio Bisegni, voto 5: nel primo tempo riesce a gestire bene l’ovale, poi però, come tutta la squadra, nella ripresa non ha la forza per reagire alla devastante carica irlandese.

Carlo Canna, voto 4: ritrova il posto da titolare, vista l’assenza di Allan, in mediana, ma non si fa praticamente mai vedere, se non allo scadere del primo tempo quando trasforma la meta di Campagnaro. Rimandato.

Tito Tebaldi, voto 6: uno dei pochi a salvarsi nella brutta giornata azzurra. Buona la sua performance da mediano di mischia, fa muovere molto bene l’ovale. Sfrutta bene l’opportunità.

Renato Giammarioli, voto 4,5: sente il peso della maglia numero 8, quella di Sergio Parisse. Non riesce praticamente mai a cambiare passo.

Bram Steyn, voto 6,5: di gran lunga il migliore della squadra tricolore. Un ball carrier eccezionale, soprattutto nella prima metà di gara: splendida la sua performance. Ovviamente nel secondo tempo c’è poco da fare.

Johan Meyer, voto 5: poteva esserci esordio migliore per l’uomo delle Zebre. La squadra non gira e anche lui fa tantissima fatica.

George Biagi, voto 6: sufficiente la prova del seconda linea delle Zebre che, soprattutto nei primi 40′, non soffre troppo le avanzate e la difesa dei Verdi.

Marco Fuser, voto 6: un altro uomo che si salva nella durissima giornata della squadra azzurra. Lavoro oscuro e tanti ovali gestiti.

Tiziano Pasquali, voto 4: la mischia azzurra è in costante pericolo, mai un momento di tranquillità. Davvero giornata da dimenticare.

Luca Bigi, voto 4: molto molto male, anche in chiave touche, oltre che con la mischia.

Nicola Quaglio, senza voto: la sua partita dura davvero poco a causa di un infortunio.

Cherif Traore, voto 4,5: entra a freddo e non riesce a dare quella spinta che ci si aspetta da un uomo con il suo fisico.

Ct. Conor O’Shea, voto 4,5: si sapeva che non sarebbe stato facile. Il primo tempo, nonostante un XV sperimentale, non è neanche da buttar via. Nella ripresa però arrivano i soliti problemi che attanagliano la squadra azzurra da anni. Serve un riscatto nei prossimi tre Test Match per non arrivare con il fiato corto al 2019.





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Shutterstock.com

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