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Rugby, Test Match novembre 2018: l’Italia cerca il colpaccio contro un’Australia non al top

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Vittoria con la Georgia doveva essere e vittoria con i Lelos è stata. Archiviata la prima pratica di questo lungo novembre, la Nazionale italiana di rugby si lancia verso il secondo appuntamento dei Cattolica Test Match casalinghi: allo Stadio Euganeo di Padova, oggi alle 15, gli azzurri sfidano l’Australia. Match ovviamente completamente diverso rispetto a quello con la squadra dell’Est Europa: sabato era fondamentale vincere, viste le tante polemiche e visti i favori del pronostico, oggi invece servirà fare la solita partita di sofferenza e provare a dare tutto per vedere alla fine il risultato.

I precedenti, come spesso capita con l’Italia quando affronta le superpotenze internazionali, parlano chiaro: sedici confronti nella storia e sedici sconfitte, con 217 punti fatti ed addirittura 565 subiti. I numeri sono ovviamente fondamentali e dicono come gli azzurri faranno una grandissima fatica nel match odierno: l’ultimo scontro, l’anno scorso, ma nella trasferta oceanica estiva di Parisse e compagni, vide i Wallabies trionfare 40-27. 

Ci sono però le possibilità per non sfigurare e magari provare a sognare per più minuti possibile. Fondamentale, come al solito, sarà partire bene, visto il repentino calo alla distanza che arriva ormai da anni al XV tricolore. Visto il periodo di forma non al top per quanto riguarda gli australiani si potrebbe provare ad approfittarne, con la possibilità di spaventare la banda guidata da Michael Cheika. Tre vittorie ed otto sconfitte in stagione (da sottolineare però le tante sfide ad Irlanda e Nuova Zelanda, le prime due del ranking internazionale). Anche l’ultima uscita, quella di sabato scorso a Cardiff con il Galles non ha convinto. 

Ghiraldini e compagni (assente Parisse che ha definitivamente lasciato il ritiro della Nazionale a causa di un problema fisico) dovranno puntare proprio sulla scarsa vena realizzativa dei Wallabies che comunque al primo cambio di passo potrebbero mettere in crisi il XV italiano. Formazione con poche novità per Conor O’Shea: c’è solo una variazione all’estremo, con Jayden Hayward che va a sostituire Luca Sperandio. Restano invece tutte le altre certezze: fondamentale l’apporto della terza linea con Polledri, Negri e Steyn, che possono fare la differenza.





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto:  LPS/Claudio Bosco

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