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Rugby, Test Match novembre 2019: l’Italia risponde presente. Onore alla Georgia, ma gli azzurri meritano il Sei Nazioni

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Si è aperta nel migliore dei modi la campagna dei Cattolica Test Match di novembre 2019 per la Nazionale italiana di rugby. Vittoria doveva essere in quel di Firenze, all’Artemio Franchi, contro la Georgia, e vittoria è stata, con il risultato di 28-17. Un parziale che sarebbe potuto essere diverso, visto il livello delle due rose, ma che ha rischiato anche di assottigliarsi ancor di più sul finale dell’incontro. L’importante però, al di là della prestazione e del modo di giocare, ieri era rispondere presente e battere i Lelos: più che giocare bene era fondamentale vincere per dimostrare di meritarsi il Sei Nazioni.

Onore alla Georgia, che ha preparato questa sfida da mesi e che davvero ha dato il massimo negli 80′ in terra toscana. I ragazzi dell’Est Europa in determinati momenti del match hanno addirittura messo in crisi gli azzurri, che comunque partivano nettamente favoriti. Il pacchetto di mischia, come preannunciato alla vigilia, si è dimostrato davvero tra i più forti al mondo: a tratti clamorosamente devastante, con la prima linea azzurra che non ha potuto opporre resistenza, se non commettendo falli a ripetizione. Anche il pubblico ha dato spettacolo sugli spalti, con i tifosi che si sono fatti sentire per tutti gli ottanta minuti. È mancata un po’ di disciplina in campo, con tanti errori banali evitabili, ma purtroppo lì è questione di esperienza, che manca ancora ai georgiani.

Superato questo ostacolo può guardare avanti il tecnico dell’Italia Conor O’Shea che nel post partita ha commentato: ”Dopo oggi confido che il futuro sia visto per noi con più fiducia dato che nell’ultimo anno si è parlato solo della gara di oggi. Dopo questa vittoria, con meno pressione, siamo convinti che possiamo solo migliorare. Sono contento che i ragazzi possano vivere una bella serata a Firenze: da domani penseremo alla sfida all’Australia di sabato prossimo”.

Nonostante le mille polemiche, un momento non ideale per affrontare la sfida e le tantissime assenze per infortunio l’Italia non ha sbagliato e ha timbrato il cartellino: gli azzurri meritano il Sei Nazioni e ora potranno giocare a mente libera gli ultimi due Test Match con Australia e Nuova Zelanda, per lanciarsi poi verso un fondamentale 2019.

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Claudio Bosco LPS

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