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Scacchi, Mondiale 2018: Carlsen e Caruana pattano anche l’undicesima partita. Lunedì la dodicesima, decisiva o forse no

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Non c’è semplicemente verso di sbloccarlo, questo match valido per il titolo mondiale di scacchi che mette di fronte Magnus Carlsen e Fabiano Caruana. I due migliori giocatori del mondo hanno pattato anche l’undicesima partita, e si trovano ora sul 5,5-5,5.

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Il norvegese è tornato a giocare 1. e4, esponendosi nuovamente alla Difesa Russa (o Petrov, che dir si voglia) da parte dell’italoamericano. Se nella sesta partita, quella dell’ormai celebre scacco matto impossibile in 30 mosse, il Campione del Mondo aveva scelto di giocare 4. Cd3, questa volta ha virato sulla più classica 4. Cf3, da cui si è generata una posizione che, a lungo andare, s’è vista una sola volta. Che il confronto odierno andasse verso la patta lo si è compreso già intorno al venticinquesimo tratto: i due hanno iniziato a scambiare qualsiasi cosa tranne gli alfieri di colore contrario e molti pedoni. Entrando nel finale, Carlsen si è trovato con un pedone in più, insufficiente però a forzare la vittoria: è stato però abbastanza cocciuto da cercare, per non molto tempo, di piegare Caruana sul piano nervoso. Lo sfidante, però, è stato sempre attento: inevitabile la patta dopo 55 mosse e poco più di due ore e mezza, quest’ultimo record di minor durata di una partita del match. Domani non si giocherà: la dodicesima ed ultima partita a cadenza regolare si terrà lunedì, e Caruana avrà il Bianco. Potrebbe esserci un nuovo Campione del Mondo, potrebbe esserci ancora quello in carica, ma si potrebbe andare anche agli spareggi rapid di mercoledì.

Di seguito la trascrizione della partita con commenti:

BIANCO NERO  
M. Carlsen (NOR) F. Caruana (USA)
1. e4 e5
2. Cf3 Cf6
3. Cxe5 d6
4. Cf3 Cxe4 Carlsen stavolta sceglie la variante principale, dopo aver rischiato molto nella sesta partita con 4. Cd3
5. Cc3 Cxd3 La mossa del Bianco introduce l’Attacco Nimzowitsch, così chiamato in onore del forte giocatore lettone che ha introdotto tanti concetti oggi ritenuti fondamentali del gioco posizionale. Molti di quei principi sono contenuti nel celebre Il mio sistema (1925), che in Italia è stato edito prima da Mursia e poi da Caissa Italia, ed è stato e continua a essere una sorta di scuola per tanti giocatori che aspirano a diventare forti, tant’è che più d’uno l’ha ritenuto un punto di svolta nella comprensione degli scacchi.
6. dxc3 Ae7
7. Ae3 O-O
8. Dd2 Cd7
9. O-O-O Cf6
10. Ad3 c5
11. The1 Ae6
12. Rb1 Da5 A questo punto si entra, per qualche tratto, in una linea seguita pochi mesi fa a St. Louis dall’indiano Krishnan Sasikiran e dall’ucraino Evgenij Miroshnichenko: la partita è terminata patta dopo 48 mosse
13. c4 Dxd2
14. Axd2 h6 Caruana esce dalla Sasikiran-Miroshnichenko con la spinta di pedone in h6
15. Ch4 Tfe8
16. Cg6 Cg4
17. Cxe7+ Txe7
18. Te2 Ce5
19. Af4 Cd3
20. Txd3 Td7
21. Txd6 Txd6
22. Axd6 Td8
23. Td2 Axc4
24. Rc1 b6
25. Af4 Txd2 Anche se qui molti motori scacchistici, se non tutti, danno un vantaggio compreso tra 0.4 e 0.6 al Bianco, in realtà quella che si appresta a verificarsi sulla scacchiera è una posizione patta, sia a parità di pedoni che, come vedremo, in presenza di un pedone in più da parte di uno dei due colori.
26. Rxd2 a6
27. a3 Rf8
28. Ac7 b5
29. Ad6+ Re8
30. Axc5 h5 Caruana si difende con un pedone in meno, ma sapendo bene che il compenso materiale del Bianco non potrà mai portarlo alla vittoria, in assenza di sviste.
31. Re3 Rd7
32. Rd4 g6
33. g3 Ae2
34. Af8 Rc6
35. b3 Ad1
36. Rd3 Ag4
37. c4 Ae6
38. Rd4 bxc4
39. bxc4 Ag4
40. c5 Ae6
41. Ah6 Ad5
42. Ae3 Ae6
43. Re5 Ad5
44. Rf4 Ae6
45. Rg5 Ad5
46. g4 hxg4
47. Rxg4 Aa2
48. Rg5 Ab3
49. Rf6 Aa2
50. h4 Ab3
51. f4 Aa2
52. Re7 Ab3
53. Rf6 Aa2
54. f5 Ab1
55. Af2 Ac2
patta Carlsen si rende conto che anche il tentativo di creare un pedone passato lontano (nello specifico, quello h) non porta semplicemente a nulla. Patta, ancora una volta, e 5,5-5,5.




federico.rossini@oasport.it

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Credits: carlo fornitano / Shutterstock

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