Oltre Cinquecerchi
Scacchi, Mondiale 2018: Carlsen e Caruana pattano una partita da ricordare per tantissimi anni a venire. Match sul 3-3
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Fino a questo momento, la partita più spettacolare dell’intero match tra Magnus Carlsen e Fabiano Caruana è la sesta, appena conclusa. I due campioni hanno mostrato perché, ad oggi, nessuno sa giocare a scacchi meglio di loro: si sono dati battaglia per ottanta mosse, sei ore e mezza, e alla fine hanno deciso che questo sesto incontro non dovesse, ancora una volta, avere un vincitore. Al giro di boa si va sul 3-3.
Carlsen, dopo 1. d4 e 1. c4, stavolta sceglie 1. e4, solo per trovarsi di fronte a una delle specialità di Caruana: la Difesa Russa, o Petrov (un nome vale l’altro), della quale l’italoamericano è profondo conoscitore. Usciti subito dalle vie più battute dalla teoria, i due giocatori si sono confrontati in una partita presto corsa lungo un unico canovaccio: lo sfidante in costante pressione coi propri pezzi e che rifiuta quasi categoricamente ogni genere di cambio, se non strettamente necessario, il Campione del Mondo in chiara situazione di impossibilità di vincere e spesso obbligato a trovare una linea, la migliore, per non cedere di fronte a un arrembante avversario. Poco dopo il superamento della quarantesima mossa, Carlsen decide di operare una semplificazione non perfetta, che regala a Caruana la prima seria possibilità di trasformare un piccolo vantaggio in una possibile vittoria. L’italoamericano si trova in un finale con parità di materiale (alfiere e cavallo e due pedoni contro alfiere e cinque pedoni, con gli alfieri di colore contrario), ma chiaro vantaggio posizionale. La sua prima decisione è di guadagnare il pedone b, poi, pochi tratti più tardi, il suo avversario venuto da Tonsberg decide di sacrificare il pedone a per puntare a difendere la fortezza venutasi a creare tra i pedoni f5 e h5 e il re, rimasto rinchiuso tra g6, h7 e h8 ma in grado di impedire al suo dirimpettaio nero di penetrare. Comincia a quel punto un finale lunghissimo, vantaggioso per il Nero, ma difficilissimo da vincere per la natura della posizione. Dopo molte decine di minuti di tentativi infruttuosi, alla settantanovesima mossa Caruana cede di fronte alla difesa di tenacia leonina di Carlsen, consentendogli di siglare l’equa divisione del punto al tratto successivo. Domani ci sarà il giorno di riposo, ma di sicuro non si saranno ancora spenti gli echi di quella che si può già tranquillamente considerare, per forza di gioco dei contendenti e qualità, una delle più spettacolari partite della storia dei match validi per il Campionato del Mondo.
Di seguito la trascrizione della partita con commenti:
BIANCO | NERO | |
M. Carlsen (NOR) | F. Caruana (USA) | |
1. e4 | e5 | |
2. Cf3 | Cf6 | Carlsen si butta dritto nella specialità della casa di Caruana: la Difesa Russa, o Petrov, che l’italoamericano ha giocato numerosissime volte nel corso della sua carriera, anche di recente. |
3. Cxe5 | d6 | |
4. Cd3 | Cxe4 | Deviazione rispetto all’ultima volta in cui i due si sono affrontati con quest’apertura, a inizio anno al supertorneo di Wijk aan Zee, uno dei più importanti al mondo (partita finita patta). |
5. De2 | De7 | |
6. Cf4 | Cc6 | Il Campione del Mondo si infila in una variante di cui si conoscono due sole partite, di cui una tra giocatori con ELO superiore a 2600. |
7. Cd5 | Cd4 | |
8. Cxe7 | Cxe2 | Dopo otto mosse, le donne sono già scomparse dalla scacchiera |
9. Cd5 | Cd4 | |
10. Ca3 | Ce6 | |
11. f3 | C4c5 | |
12. d4 | Cd7 | |
13. c3 | c6 | |
14. Cf4 | Cb6 | |
15. Cd3 | d5 | |
16. Cc2 | Cd6 | |
17. Cxe6 | Axe6 | |
18. Rf2 | h5 | |
19. h4 | Cc8 | |
20. Ce3 | Ce7 | |
21. g3 | c5 | |
22. Ac2 | O-O | Il Bianco muove in maniera un pochino passiva, fornendo un tempo gratis al Nero per poter mettere in gioco l’altra propria torre tramite arrocco. Qui comincia il lungo processo col quale Caruana mette pressione al Campione del Mondo. |
23. Td1 | Tfd8 | |
24. Cg2 | cxd4 | |
25. cxd4 | Tac8 | |
26. Ab3 | Cc6 | |
27. Af4 | Ca5 | C’era anche la possibilità di 27… Bf8, ma il Nero non ha intenzione di fare l’attendista. |
28. Tdc1 | Ab4 | |
29. Ad1 | Cc4 | |
30. b3 | Aa3 | |
31. Txc8 | Txc8 | |
32. Tc1 | Cb5 | |
33. Txc8+ | Axc8 | |
34. Ce3 | Cc3 | |
35. Ac2 | Aa3 | |
36. Ab8 | a6 | Idea rischiosa del Bianco, che concede al pedone a del Nero di avanzare con un piccolo miglioramento della posizione. |
37. f4 | Ad7 | |
38. f5 | Ac6 | |
39. Ad1 | Ab2 | |
40. Axh5 | Ce4+ | Qui il Nero aveva due possibilità: la cattura in a2 oppure l’eseguito scacco. |
41. Rg2 | Axd4 | Il re bianco sarebbe stato leggermente meglio in e2 |
42. Af4 | Ac5 | |
43. Af3 | Cd2 | |
44. Axd5 | Axe3 | Qui comincia il piano erroneo di Carlsen, per stanchezza o per chissà quale altro motivo dopo aver passato un tempo lunghissimo a difendere una posizione senza chance di vittoria. |
45. Axc6 | Axf4 | |
46. Axb7 | Ad6 | |
47. Axa6 | Ce4+ | |
48. g4 | Aa3 | |
49. Ac4 | Rf8 | |
50. g5 | Cc3 | |
51. b4 | Axb4 | |
52. Rf3 | Aa4 | |
53. Ab5 | Ac5 | |
54. a4 | f6 | Decisa imprecisione, che consegna a Caruana il primo vero vantaggio di tutto il match. Una linea, seppur sempre non facile da difendere, si sarebbe potuta dipanare dalla mossa suggerita dai motori scacchistici 54. Re3 |
55. Rg4 | Ce4+ | |
56. Rh5 | Ae1 | |
57. Ad3 | Cd6 | Altro piccolo regalo di Carlsen, che si aggiunge a una posizione che da una parte è passiva, dall’altra conta sul blocco dei pedoni dell’ala di re. |
58. a5 | Axa5 | Il sacrificio di pedone col quale il norvegese decide di giocarsi tutte le proprie carte con la difesa nel quadrante in alto a destra della scacchiera. |
59. gxf6 | gxf6 | |
60. Rg6 | Ad8 | |
61. Rh7 | Cf7 | |
62. Ac4 | Ce5 | A questo punto qualcuno fa notare che l’unico Cavallo rimasto ancora in vita è stato mosso per ben 23 volte. Cioè più di un terzo delle volte in cui a Caruana è toccato il tratto. |
63. Ad5 | Aa5 | |
64. h5 | Ad2 | |
65. Aa2 | Cf3 | |
66. Ad5 | Cd4 | |
67. Rg6 | Ag5 | In quest’autentica danza di alfieri e cavallo, il Re si piazza in g6 per avere il controllo dei due pedoni slegati: una vera e propria fortezza. |
68. Ac4 | Cf3 | A questo punto uno dei supermotori scacchistici che stava analizzando la partita ha annunciato un matto in 36 mosse per il Nero. I motori, però, sono i motori, e gli umani sono umani, che in quanto tali non possono materialmente arrivare a una simile profondità di calcolo. |
69. Rh7 | Ce5 | |
70. Ab3 | Cg4 | |
71. Ac4 | Ae3 | |
72. Ad3 | Cg4 | |
73. Ac4 | Ch6 | |
74. Rg7 | Re7 | |
75. Ab3 | Rd6 | |
76. Ac2 | Re5 | |
77. Ad3 | Rf4 | |
78. Ac2 | Cg4 | |
79. Ab3 | Ce3 | Dopo sei ore e mezza di disperati tentativi di vincere, Caruana semplicemente non ce la fa più e commette l’errore che porta la partita dritta verso la patta. Carlsen ha resistito in un finale difficilissimo per entrambi: per il Nero, perché non era facile trovare il seguito giusto per vincere; per il Bianco, perché era molto complesso difendere una posizione di questo genere. |
80. h6 | Axh6 | |
patta | Quando si chiude una partita del genere, bisogna soltanto alzarsi in piedi e tributare il dovuto applauso a questi due grandissimi interpreti degli scacchi. Punteggio del match: Carlsen-Caruana 3-3. |
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federico.rossini@oasport.it
Credits: Shutterstock