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Scherma, Coppa del Mondo 2018-2019: la stagione della sciabola femminile. Kharlan e Velikaya riaprono la sfida, Podziankova vuole confermarsi. L’Italia vuole essere protagonista

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Nel weekend riparte la Coppa del Mondo di sciabola femminile. Si ricomincia dalla tripletta iridata della Russia, dall’oro nella prova a squadre della Francia e soprattutto dal ritrovato duello tra Olga Kharlan e Sofya Velikaya. L’ucraina e la russa sono le grandi avversarie e si presentano anche da favorite per la posizione numero uno del ranking mondiale, anche perchè sono le uniche che nella scorsa stagione hanno vinto più di una volta (Kharlan 3 e Velikaya 2).

Sarà anche la stagione della conferma per Sofya Podzniakova, che a 21 anni è diventata Campionessa del Mondo. Proprio la figlia d’arte rappresenta la grande avversaria delle due sopra citate, ma il trono della sciabola femminile è comunque disponibile per molte: a partire dalle francesi Manon Brunet e Cecilia Berder, ma anche l’altra russa Yana Egorian e poi la rumena Bianca Pascu, che ha vinto ad Atene ed è stata una delle sciabolatrici che hanno saputo mantenere una costanza incredibile tra podi e piazzamenti tra le migliori otto.

E l’Italia? C’è sicuramente grande attesa per le sciabolatrici azzurre. Lo scorso anno sono arrivate due vittorie con Rossella Gregorio (Orleans) e Martina Criscio (Baltimora) e l’obiettivo è quello di confermare almeno questo risultato. Ci sono anche Irene Vecchi e Loreta Gulotta, altre due azzurre che possono ambire a piazzamenti importanti. Questo sarà anche il quartetto che dovrà centrare la qualificazione alle Olimpiadi, riscattando una stagione passata un po’ sottotono soprattutto nei grandi appuntamenti come Europei e Mondiali.

Inoltre c’è anche il capitolo Arianna Errigo. E’ notizia di oggi che la Federazione ha imposto una scelta alla monzese (entro il 31 Marzo). Fioretto o sciabola? Svanisce dunque il sogno di partecipare alle Olimpiadi in due armi per la lombarda, che comunque sarà al via della prima gara di Orleans. Una situazione sicuramente molto delicata e che dovrà assolutamente essere risolta a breve, per evitare di andare a condizionare in ogni caso il futuro agonistico dell’atleta.

 





 

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foto Bizzi/Federscherma

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