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Scherma, Coppa del Mondo 2018-2019: l’Italia va sul podio in tre armi, ma il weekend non è stato tutto positivo
La Coppa del Mondo 2018-2019 di scherma è cominciata nel fine settimana appena trascorso e l’Italia ha recitato immediatamente un ruolo da protagonista. Tre le armi in gara nel weekend e in ognuna c’è stato almeno un podio azzurro. E’ mancata la vittoria, ma comunque non tutto è andato per il meglio, con qualche delusione e una preoccupazione futura su una squadra.
Il fioretto maschile ha regalato all’Italia due podi: il secondo posto di Andrea Cassarà e quello della squadra. Il bresciano ha dovuto rimandare ancora una volta l’appuntamento con la vittoria, che manca dal 2015. Si gareggiava sempre a Bonn e anche quest’anno la città tedesca ha portato bene a Cassarà, autore di un’ottima gara e che si è dovuto arrendere solamente al britannico Richard Kruse. Poteva esserci una doppietta sul podio, visto che Daniele Garozzo è stato sconfitto nei quarti dal sorprendente americano Nick Itkin, a sua volta giustiziere negli ottavi di finale per una sola stoccata di Alessio Foconi.
La domenica, poi, è andata in scena la prova a squadre e si è riproposto per l’ennesima volta il duello tra Stati Uniti ed Italia. Dopo la vittoria azzurra al Mondiale di Wuxi, questa volta gli americani si sono presi la rivincita, superando per 45-32 il quartetto Campione del Mondo (Alessio Foconi, Andrea Cassarà, Giorgio Avola e Daniele Garozzo). Gli statunitensi sono imbattuti in Coppa dalla passata stagione, visto che avevano dominato tutte le gare prima della sconfitta nella rassegna cinese.
Ad Orleans nella passata stagione c’era stata una meravigliosa doppietta firmata da Rossella Gregorio e Loreta Gulotta, ma questa volta le azzurre non sono riuscite a brillare nella prova individuale. La migliore è stata proprio la campana, eliminata agli ottavi di finale al termine di una gara un po’ sottotono per le sciabolatrici nostrane. Il pronto riscatto, però, è arrivato il giorno dopo con le azzurre (Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Martina Criscio e Sofia Ciaraglia), che hanno concluso al terzo posto, perdendo in semifinale contro la Russia della Campionessa del Mondo Sofya Pozdniakova e poi vincendo nella finalina per il bronzo con gli Stati Uniti di Mariel Zagunis.
L’ultimo podio del weekend è stato quello di Alberta Santuccio. La siciliana è giunta terza a Tallinn, conquistando il terzo podio della carriera dopo quelli di Barcellona (2014) e Bogotà (2017). Una bellissima gara per Santuccio, che ha anche sfiorato l’accesso alla finale, venendo eliminata all’ultima stoccata dalla sudcoreana Hyojung Jung. Purtroppo è stata una gara deludente per le altre azzurre, con nessuna spadista italiana che ha saputo raggiungere gli ottavi di finale oltre alla siciliana.
Passaggio a vuoto per Mara Navarria, subito sconfitta al primo turno, ma a preoccupare sono soprattutto il rendimento di Rossella Fiamingo e della squadra. L’argento olimpico in carica continua nella sua crisi della passata stagione, che l’ha portata fuori dalle prime sedici del ranking e dunque ad affrontare le qualificazioni. Proprio a Tallinn Fiamingo non è riuscita ad entrare nel tabellone principale e dunque urge una pronta inversione di marcia.
Nella giornata di domenica poi c’è stata la prova a squadre con un quartetto abbastanza rivoluzionato e che ha visto presenti Mara Navarria, Giulia Rizzi, Federica Isola ed Alice Clerici. Un settimo posto deludente e che spaventa soprattutto in ottica qualificazione olimpica, anche perchè le azzurre non riescono davvero a fare uno step importante e trovare una continuità di buoni risultati che sarebbero utilissimi per volare a Tokyo.
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foto Bizzi/Federscherma