Sci Alpino
Sci alpino, Coppa del Mondo 2019: Emanuele Buzzi, il giovane velocista azzurro più promettente chiamato al salto di qualità
La Coppa del Mondo maschile di sci alpino si trasferisce in Nord America ed è la velocità ad essere protagonista in questo fine settimana. In Canada, a Lake Louise, sono in programma una discesa ed un superG e c’è grande attesa per la squadra azzurra, che vuole regalare il primo podio all’Italia dopo il deludente avvio di stagione a Levi con gli slalomisti lontanissimi dalla posizioni che contano.
Oltre ai soliti nomi e grandi veterani (Peter Fill, Dominik Paris, Christof Innerhofer), c’è un azzurro che punta in questa stagione ad un definitivo salto di qualità. Si tratta di Emanuele Buzzi, che lo scorso anno è riuscito a centrare un piazzamento in top ten (decimo a Garmisch), qualificandosi in questo modo per le Olimpiadi Invernali di PyeongChang, dove si è poi classificato al ventiduesimo posto.
Il grande rimpianto del classe 1994 è sicuramente l’ultima discesa della scorsa stagione alle finali di Are. Un gara eccezionale quella dell’altoatesino, che fino all’ultimo intermedio era in piena corsa per conquistare il primo podio della carriera. Purtroppo un errore sull’ultimo salto, ha messo fine ai sogni dell’azzurro, che è caduto ed ha gettato al vento uno straordinario risultato.
Il podio sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta di una seconda parte di stagione davvero brillante per il velocista nativo di Sappada. Buzzi ha cambiato marcia prima sulla mitica Streif di Kitzbuhel, chiudendo undicesimo con il pettorale numero 44, poi con il già citato decimo posto di Garmisch, sempre con il 44 (numero fortunato per l’azzurro). Due risultati che hanno portato i tecnici a portarlo alle Olimpiadi e che gli hanno aperto la strada per le finali di Are.
In questa stagione l’altoatesino deve ripartire proprio da quella seconda parte di stagione. L’obiettivo è quello di fare un salto di qualità, di raggiungere una continuità importante di risultati. Già a Lake Louise, Buzzi si candida ad un ruolo da outsider e punta a migliorare il suo miglior piazzamento in carriera, sognando anche quel podio che ad Are sembrava davvero vicinissimo.
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Foto: Cristiano Barni / Shutterstock.com