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Sci di fondo, Coppa del Mondo 2018-2019 Lillehammer. Un mini Tour de Ski sulle nevi olimpiche per gli specialisti della tecnica libera

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Un mini Tour de Ski di tre giorni sulla neve olimpica di Lillehammer, là dove i moschettieri azzurri seppero infilzare i padroni di casa nella staffetta più pazza della storia dello sci di fondo. La prima vera direzione, la Coppa del Mondo 2018-2019 la prenderà qui nel week end in arrivo con tre giorni intensi di gare che comprendono una sprint in tecnica libera maschile e femminile, la 15 km maschile e 10 km femminile a tecnica libera sabato e domenica il ritorno della vecchia, amatissima, pursuit (stessa distanza ma in tecnica classica) che tante soddisfazioni regalò all’Italia negli anni ’90 con Stefania Belmondo grande interprete della corsa sull’uomo (o donna che dir si voglia) ma anche con Manuela Di Centa e Silvio Fauner e che sembrerebbe disegnata secondo le qualità in casa Italia di Francesco De Fabiani.

Potrebbe essere il valdostano la carta da podio per l’Italia a Lillehammer ma c’è un altro valdostano che scalpita e risponde al nome di Federico Pellegrino che, dopo la prova tutto sommato positiva e anche un po’ sfortunata di Ruka con la mancata finale nella sprint a tecnica classica, torna a gareggiare nella specialità che predilige, la sprint a tecnica libera nel primo dei diversi appuntamenti che porteranno al Mondiale che quest’anno si assegna in questa specialità.

Pellegrino dovrà fare i conti con la rabbia di Klaebo, uscito con le ossa rotte dal primo week end di coppa ma anche con la grande forma palesata dai russi, in particolare Bolshunov che però dovrebbe essere un fattore meno preoccupante nella tecnica libera. I norvegesi sono già in grande forma, il finlandese Hakola, un altro che in questa tecnica si fa valere, anche, pur se uscito di scena con Pellegrino in semifinale, i francesi Jouve e Chanavat potrebbero essere un fattore, così come lo svedese Halfvarsson, fondista completo che sembra aver superato brillantemente i problemi dello scorso anno.

Per le gare distance occhio a Sundby, Iversen e ai russi in generale, che proveranno a non perdere troppo nella tecnica libera per poi scatenarsi nell’inseguimento in classico dove potrebbero davvero fare incetta di posti sul podio o comunque nella parte alta della graduatoria. Tanto per uscire dal dualismo Russia-Norvegia questa gara potrebbe essere disegnata su misura per il canadese Harvey, a patto che non sia quello scialbo di Ruka.

In campo femminile nella sprint sia Stina Nilsson (vittima di una caduta ma mentre stava perdendo il primo posto), sia Falla hanno dimostrato a Ruka di non essere al meglio della condizione ma c’è da credere che a Lillehammer, con una settimana di lavoro in più nelle gambe, saranno entrambe più toniche e sarà dura batterle anche per l’eroina di Ruka, Belorukova.
Nelle prove distance il pronostico è uno solo e vede Therese Johaug favoritissima sulla neve di casa con tutta l’attesa che si dedica al ritorno di una grande star che è rimasta per un po’ fuori dalle scene. Il percorso duro, il doppio appuntamento sono pane per i denti della ex fidanzatina di Norvegia che si dovrà guardare soprattutto da chi le è stata più vicina a Ruka, la svedese Charlotte Kalla che sparerà tutte le cartucce nella prima gara, la 10 km a tecnica libera con partenza a intervalli, che è la sua prediletta. In ordine sparso ma con meno possibilità di inserirsi nella lotta per il podio Andersson, Belorukova, Parmakoski, Nepryaeva, Oestberg e Weng, le due duellanti dello scorso anno.

 





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