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Sci di fondo, Giandomenico Salvadori: “La 50 km dei Mondiali è un obiettivo. Dobbiamo provare a battere i norvegesi”

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ESCLUSIVA OA SPORT – Giandomenico Salvadori sta per imboccare il quadriennio decisivo della carriera. Da qui alle Olimpiadi di Pechino 2022 dovrà provare a compiere quel salto di qualità sinora solo abbozzato. Classe 1992, il fondista di Mezzano ha lasciato intravedere a tratti un buon potenziale in Coppa del Mondo, raggiungendo come miglior risultato un quarto posto nella 15 km pursuit di Falun nello scorso mese di marzo. Il trentino sta per iniziare una stagione che vivrà il suo momento clou con i Mondiali di Seefeld.

Nel passato recente hai mostrato un rendimento altalenante. Come te lo spieghi?
Nelle ultime stagioni ho fatto bene solo a tratti, non so nemmeno io il motivo. Non sempre sono riuscito a partire forte. Io spero di valere la top10 in Coppa del Mondo. Ogni anno cerco sempre di finalizzare l’appuntamento più importante della stagione, non riesco a mantenere sempre il top della condizione per 4 mesi. E’ molto difficile restare in forma per tutta la stagione, pochi atleti riescono a farlo al mondo, penso a  Klaebo, Sundby ed i russi, gli stessi Cologna e Manificat faticano“.

Resti un elemento importante per la staffetta, anche se il brutto ricordo dell’esperienza olimpica andrà cancellato.
Se sto bene so che posso far parte del quartetto della staffetta. A PyeongChang mi è andata male, ma quella brutta prestazione mi ha dato tanta voglia di riscatto. Devo migliorare ancora nei prossimi anni, devo farlo per la squadra. Cercherò sempre di dare il massimo“.

In tecnica classica ti manca ancora qualcosa.
Tecnicamente sto lavorando sul passo alternato. Cerco di alzare l’asticella. In estate è difficile capire se ho compiuto uno step di crescita, bisognerà vedere nelle prime gare. Ogni anno mi sembra di migliorare un po’ di più“.

E’ corretto ritenere che Giandomenico Salvadori, forse, non creda fino in fondo nelle proprie potenzialità?
Cerco di stare con i piedi per terra, senza montarmi la testa. E’ uno sport dove devi allenarti sempre, non sei mai arrivato. Diciamo che non mi sottovaluto, ma sono realista“.

Qualcosa si muove a livello giovanile per il fondo italiano. Pensi che presto potrebbe aumentare la concorrenza per un posto nella Nazionale A?
Il nostro obiettivo è cercare di battere i norvegesi, ma se arrivano da dietro dei giovani ben venga. Non dobbiamo accontentarci di essere i migliori in Italia o stare in squadra A. Dobbiamo guardare oltre i confini, solo così possiamo migliorare“.

Quali traguardi ti sei prefissato per la prossima stagione?
L’obiettivo sarebbe partire subito forte in Coppa del Mondo per avere un riscontro positivo del lavoro svolto in estate. Nelle prime gare vanno tutti fortissimo, perché molte Nazionali svolgono le selezioni per qualificarsi al Tour de Ski, noi invece siamo molto più tranquilli. Punteremo ad arrivare al top per il Mondiale di Seefeld. Lì punterò alla 50 km ed allo skiathlon, spero anche nella staffetta. Mi piacciono le lunghe distanze, ho ottenuto buone prestazioni in passato. Per questo spero in una bella gara nella 50 km“.

Cosa significa potersi allenare ogni giorno con un fuoriclasse come Federico Pellegrino?
E’ fondamentale, perché sai che è un campione di altissimo livello. Allenarsi con lui dà un’ulteriore motivazione, ma anche con De Fabiani che è un fondista al top internazionale. Stare con loro dà qualcosa in più“.

Come valuti nel complesso lo stato di salute dello sci di fondo italiano?
Le ultime stagioni sono state un po’ complicate, è difficile andare avanti dopo i 20 anni se non entri in un corpo militare. Ora ci sono parecchi giovani, spero che vengano su bene ed alzino il livello in Coppa del Mondo e verso le Olimpiadi del 2022. Serve avere un bel bacino di juniores: più ne hai e più è facile che ci siano campioni. C’è un incremento nel numero di praticanti, ma è importante anche il sostegno dei genitori“.

federico.militello@oasport.it





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Foto: Lapresse

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