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Sci di fondo, Luca Del Fabbro: “Dal prossimo anno mirino sulle Olimpiadi del 2022, ma se arrivasse prima la convocazione in Coppa del Mondo…”

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ESCLUSIVA OA SPORTLuca Del Fabbro, 19enne di Forni Avoltri, in provincia di Udine, tesserato per il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, lo scorso anno ha fatto incetta di titoli a livello giovanile ed in questa stagione affronterà l’ultimo anno con gli juniores prima del grande salto tra i seniores, che avverrà nella prossima stagione.

Visti gli ottimi risultati però non è impensabile che la chiamata in Coppa del Mondo possa giungere già nella stagione corrente. Obiettivo primario saranno i Mondiali di categoria e la Coppa Europa, ma è inevitabile pensare al percorso che lo porterà tra quattro anni ai Giochi Olimpici del 2022, dove vuole arrivare già da protagonista.

La completezza e la polivalenza sono i suoi punti di forza, anche se, per sua stessa ammissione, ci sono ancora dei dettagli da limare prima di passare tra i grandi. L’Italia potrebbe presto trovare, con il suo innesto, il terzo frazionista da tempo ricercato per la staffetta.

Luca, cosa ti aspetti dalla stagione sta per iniziare?
Innanzitutto tenterò di ripetere quanto di buono fatto lo scorso anno, concentrandomi principalmente sulla Coppa Europa e sui Mondiali di categoria“.

Lo scorso anno hai fatto incetta di titoli a livello italiano under 20 ed una bella prestazione nella 30 km assoluta, davanti a nomi di spicco che hanno già vissuto la Coppa del Mondo. E’ stato quello il momento in cui hai capito di poter fare con successo il salto tra i grandi?
Sì, diciamo che punto a riconfermarmi. La 30 km è stata una bella gara, ma non sono ancora pronto al salto tra i seniores. Manca un anno, ma gli stimoli sono tanti e mi piace confrontarmi con i più grandi“.

Hai dimostrato di saper andar forte sia nelle sprint sia nelle lunghe distanze: nel tuo futuro c’è la polivalenza. Ti senti più adatto alle lunghe distanze?
Sono più adatto alle distance, nella sprint ci sono ancora dettagli da limare. Nel fondo moderno bisogna essere polivalenti, anche le gare sule lunghe distanze ora si vincono in volata“.

Unica pecca della scorsa annata i Mondiali di categoria di Goms. Cosa non ha funzionato?
Ci tenevo tanto, ho avuto un calo di forma, è stata l’unica competizione andata male. La preparazione era improntata su quella rassegna, ma qualcosa non è andato, avevo anche qualche piccolo problema di salute, ma non vuole essere un alibi. Comunque posso dire di aver imparato molto in quella settimana“.

Qual è l’importanza dei gruppi sportivi militari? Quanto l’appartenenza alle Fiamme Gialle ha inciso positivamente sulla tua crescita personale?
L’arruolamento in un corpo per un atleta è di fondamentale importanza, perché lo aiuta ad ammortizzare le spese e gli permette di continuare un’attività che gli piace e la fa diventare un vero e proprio lavoro.Quindi per me l’arruolamento è stato molto positivo perché posso dire che da adesso sono diventato ‘professionista’ e riesco a dedicare tutto il tempo a quello che è diventato un lavoro“.

Sei uno specialista della tecnica libera, ma anche con il passo alternato hai mostrato un ottimo potenziale. Quale delle due tecniche prediligi?
Mi piace di più la tecnica classica, ma riesco a dare di più in skating. Come detto, nello sci moderno bisogna essere polivalenti, e quindi c’è la necessità di andare forte sempre“.

Ti senti pronto per approdare in pianta stabile in Coppa del Mondo?
Non mi sento pronto del tutto, il mondo senior è ancora un gradino più in alto rispetto al mio attuale livello, ma spero che la chiamata arrivi. C’è ancora una marcia da scalare, io vorrei aspettare ancora un anno e godermi l’ultimo anno tra gli juniores“.

Quali sono i tuoi obiettivi stagionali? Fai un pensierino ai Mondiali di Seefeld?
Ai Mondiali senior non ci ho pensato, però se dovesse arrivare la chiamata non direi di no, ma tra i miei obiettivi non c’è. Il mio obiettivo principale sono i Mondiali di categoria“.

E’ la stagione post olimpica, inizio di un percorso che porterà ai Giochi del 2022, quando non avrai ancora compiuto 23 anni. Ti sei posto l’obiettivo di essere convocato per la rassegna a cinque cerchi?
Dal prossimo anno l’obiettivo primario sarà entrare in prima squadra ed andare in Coppa del Mondo. Il futuro non si può conoscere, ma spero di esserci nel 2022. Questo è l’obiettivo, ma la vera sfida è quella di arrivarci essendo già tra i migliori“.

L’Italia, da ormai diversi anni, sta cercando un terzo frazionista di altissimo livello per la staffetta. Potresti essere tu?
Non posso affermarlo, perché in Italia ci sono diversi atleti forti come me. Non mi voglio sbilanciare, ma io ci spero e mi piacerebbe vincere qualcosa. Quel che è certo è che io farò di tutto per esserlo“.

Per diverso tempo l’Italia si è sorretta quasi esclusivamente sui trionfi di Federico Pellegrino. Ora c’è nuovamente fermento anche in ambito giovanile: pensi che il futuro possa tornare nuovamente azzurro?
Federico Pellegrino è un fenomeno, il top. Secondo me ci sta trascinando e facendo appassionare. Fa venire fame di vittorie. Non ci dimentichiamo poi di Francesco De Fabiani. Noi giovani stiamo venendo su bene, non so se un giorno vinceremo la Coppa del Mondo generale, ma io ci spero vivamente“.





roberto.santangelo@oasport.it

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Foto fornita da Luca Del Fabbro

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