Short Track
Short Track, Coppa del Mondo 2018-2019: Italia in crescita dopo Salt Lake City. Importante risultato della staffetta maschile, a Valcepina manca solo il podio
L’Italia lascia Salt Lake City con due quarti posti e molta fiducia per i prossimi appuntamenti di Coppa del Mondo. E’ stata una domenica che ha visto la squadra azzurra sfiorare il podio in due occasioni: prima Martina Valcepina nei 500 metri e poi la staffetta maschile, in una finale la cui importanza va oltre al risultato ottenuto.
In questa analisi sulla tre giorni americana si riparte proprio dal piazzamento degli azzurri. Un fine settimana positivo per il quartetto italiano (Yuri Confortola, Tommaso Dotti, Mattia Antonioli ed Andrea Cassinelli) che ha saputo affrontare batterie complicate e sfruttare anche un po’ di fortuna. Nei quarti Confortola e compagni sono stati capaci di chiudere davanti alla fortissima Corea del Sud e poi in semifinale la squalifica dei giapponesi ha aiutato, ma intanto gli azzurri avevano battuto la Polonia e quindi avevano già svolto al meglio il loro compito. Nell’ultimo atto Ungheria, Cina e Russia sono tre potenze mondiali e c’era davvero poco da fare, ma il quarto posto è un risultato fondamentale in ottica qualificazione ai Mondiali, vero obiettivo della staffetta maschile italiana.
L’altro quarto posto è stato quello di Martina Valcepina nei 500 metri in una finale che ha visto la valtellinese lottare fino all’ultimo per il podio. Un risultato che va a migliorare il piazzamento ottenuto a Calgary (quinta con vittoria nella Finale B) e che sa di conferma per una pattinatrice che nella distanza più breve è davvero tra le migliori del mondo. Il podio arriverà sicuramente, anche se è una specialità nella quale la concorrenza è davvero altissima con tante europee e asiatiche protagoniste.
Qualche altro buon risultato individuale è arrivato, come la finale B raggiunta da Yuri Confortola nei 1000 metri o le semifinali di Tommaso Dotti e Cynthia Mascitto nei 1500. Nel complesso le ultime due settimane, tra Calgary e Salt Lake City, possono essere comunque positive per lo staff azzurro, visto che molti giovani hanno preso contatto con quello che è il miglior livello al mondo, mentre i più “esperti” hanno confermato o anche migliorato a volte le aspettative su di loro.
Dando uno sguardo internazionale non si può non citare il record del mondo del cinese Wu Dajing nei 500 metri, ormai specialità monopolizzata dal campione olimpico, che non conosce davvero sconfitta. E’ un inizio di stagione scintillante anche per l’olandese Suzanne Schulting (tre vittorie in due tappe di Coppa del Mondo) e per la polacca Natalia Maliszewska, alla seconda vittoria stagionale nei 500m. C’è poi la formidabile Ungheria, che al maschile ha già vinto per due volte la staffetta, anche se a Salt Lake City i magiari non sono riusciti a migliorare il record del mondo fatto la settimana prima.
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Foto: Renzo Brico