Speed Skating
Speed skating, Coppa del Mondo 2018-2019 maschile: da ammirare l’infinita classe olandese, ma l’Italia non starà a guardare. E i nostri giovani…
Nel prossimo fine settimana scatterà la Coppa del Mondo di speed skating: lo start avverrà in estremo Oriente, precisamente ad Obihiro, città giapponese.
Partiamo dalle brevi distanze: sui 500 metri sicuramente bisognerà trovare un’avversaria all’altezza del norvegese Håvard Holmefjord Lorentzen che lo scorso anno ha completato la fantastica doppietta Coppa del Mondo-Olimpiadi. Certamente agguerrita sarà la concorrenza olandese, ma anche il sudcoreano Min Kyu Cha ed il cinese Tingyu Gao dovranno confermare quanto fatto a PyeongChang, per evitare che il loro sia stato soltanto un effimero exploit.
Anche sui 1000 metri il canovaccio è stato il medesimo e così il norvegese vorrà riscattare la doppia beffa dello scorso anno, quando perse per soli 4 centesimi l’oro olimpico e per una manciata di punti la classifica del circuito maggiore subendo il sorpasso all’ultima gara. Artefice del doppio colpo fu l’olandese Kjeld Nuis, che guida il team olandese.
Lo stesso olandese però è chiamata a confermarsi sui 1500 metri, dove ha centrato l’oro olimpico nella scorsa stagione, pur senza brillare in Coppa. Sicuramente l’avversario peggiore è il russo Denis Yuskov, detentore del trofeo, che proprio a settembre ha dichiarato di voler stabilire il record del mondo.
Sulle distanze lunghe arrivano belle e brutte notizie per l’Italia, che dovrà fare a meno di Nicola Tumolero, bronzo olimpico alle ultime Olimpiadi sui 10000, ma infortunatosi al tendine d’Achille per una banale disattenzione al termine della staffetta pursuit della stessa rassegna. Il compito di tenere alto il vessillo italico passa così a Davide Ghiotto, soprattutto sui 10000, ed Andrea Giovannini.
Proprio su Andrea Giovannini invece si punta in maniera decisa nella mass start, specialità che tante soddisfazioni ha dato e potrà continuare a dare all’Italia con la classifica di Coppa del Mondo sfuggita lo scorso anno nell’ultima gara per soli otto punti ed andata al belga Bart Swings, già argento olimpico.
Per quanto concerne le staffette infine, nel pursuit bisogna vedere se l’Italia, seconda lo scorso anno dietro alla Norvegia, ma con la delusione a cinque cerchi, sarà competitiva anche senza Tumolero, mentre nella sprint potrebbe rinnovarsi la sfida tra canadesi, russi e norvegesi.
Una menzione particolare per Jeffrey Rosanelli e Francesco Betti che lo scorso anno ci hanno fatto divertire e gioire tra gli juniores e quest’anno potrebbero essere chiamati già al grande salto tra i seniores con il compito, arduo nel primo approccio alla categoria, di fare bene fin da subito.
roberto.santangelo@oasport.it
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Foto: Profilo Facebook Andrea Giovannini