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Speed skating, Coppa del Mondo Tomakomai 2018: buon quinto posto del team pursuit femminile azzurro, Giovannini e Niero fuori dalla finale della mass start

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Prima giornata di gare nella seconda tappa della Coppa del Mondo di speed skating a Tomakomai (Giappone). Un day-1 in cui il colore azzurro è stato un po’ sbiadito visti i risultati dei nostri portacolori.

Nelle semifinali della mass start maschile infatti sia Andrea Giovannini che Daniel Niero, per pochissimo, non sono riusciti ad accedere alla finale. Due heat molto tirate nelle quali i nostri due portacolori hanno ottenuto rispettivamente il nono e il decimo posto, rimanendo estromessi dall’atto conclusivo. Il pass per la Finale riservato ai migliori otto di ogni batteria non ha permesso ai pattinatori nostrani di centrare l’obiettivo ed entrambi hanno pagato dazio nelle ultime tornate. Di sicuro l’eliminazione di Giovannini fa effetto, tenendo conto della vittoria nel primo round a Obihiro, sempre in Giappone. Tuttavia, soprattutto per il cambiamento regolamentare che vi è stato quest’anno tale per cui anche in semifinale si assegnano punti (60 al vincitore) per la graduatoria di specialità, non è affatto semplice ottenere la qualificazione. Per la cronaca, i migliori delle due batterie sono stati il belga Bart Swings e il coreano Cheonho Um e senza dubbio saranno tra i protagonisti nella gara di domani.

Bene invece la prova delle ragazze del team pursuit. Francesca Lollobrigida, Francesca Bettrone e Noemi Bonazza hanno ottenuto il quinto tempo complessivo (3’10″350). Inseguimento a squadre che ha sorriso al Giappone (3’02″370) a precedere il Canada (3’05″950) e la Russia (3’06″690). Le azzurre hanno mantenuto un ritmo costante, salvo calare di rendimento nel finale, centrando un piazzamento più che discreto. Settima piazza invece per i ragazzi. Giovannini, Michele Malfatti ed Alessio Trentini, con il crono di 3’56″370 e accoppiati nella loro heat al Canada, hanno patito molto la fatica negli ultimi tre giri, perdendo nettamente terreno rispetto ai rivali e finendo distanti dal vertice. La vittoria è andata all’Olanda (3’45″870) mentre la Norvegia (3’47″150) e i padroni di casa del Giappone (3’47″170) hanno occupato il resto dei gradini del podio.

Venendo alle prove veloci dei 500 metri, successo nella divisione A della nipponica, campionessa olimpica a PyeongChang, Nao Kodaira con il tempo di 38″030, stabilendo il nuovo record della pista. L’atleta del Sol Levante ha battuto l’austriaca Vanessa Herzog (38″520) e la russa Daria Khachanova (38″820). Non vi erano italiane in questa specialità in nessuna delle due divisioni (A e B). Sul versante maschile ancora il Giappone in evidenza grazie a Tatsuya Shinhama (35″450) e ad Yuma Murakami (35″530) che hanno occupato le prime due posizioni della graduatoria, sfruttando la conoscenza di questo ghiaccio. Terzo posto per l’olandese Jan Smeekens (35″580) mentre il forte russo Pavel Kulizhnikov, detentore del primato del mondo della distanza, ha concluso sesto (35″800). Ancora più arretrato l’oro a Cinque Cerchi della specialità il norvegese Håvard Holmefjord Lorentzen che non è andato oltre l’11° tempo conclusivo (35″950). Da segnale il 15° posto di David Bosa nella divisione B.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: profilo facebook Andrea Giovannini

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