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Tennis, ATP Finals 2018: Novak Djokovic sfida Alexander Zverev per andare a caccia del sesto trionfo
Novak Djokovic non ha ancora perso un set sulla strada che lo ha portato alla finale delle ATP Finals. Tra lui e il sesto trionfo nel torneo, con cui eguaglierebbe Roger Federer come recordman di finali vinte, c’è Alexander Zverev, che nel torneo ha già affrontato e battuto mercoledì col punteggio di 6-4 6-1. Ma, si sa, le Finals sono anche questo: giocatori che si sono incontrati nel girone e che si ritrovano nell’ultimo atto.
Ci sono solo due precedenti confronti tra questi due giocatori, a parte quello londinese di pochi giorni fa, svoltisi in due diversi Masters 1000. Il primo, nel 2017, ha anche qualcosa di storico, perché è stato il primo grande trionfo del tedesco, al Foro Italico di Roma, in una finale vinta per 6-4 6-3 sotto il sole della Capitale. Il secondo, di quest’anno, risale alla semifinale di Shanghai, in cui il serbo ha lasciato sul campo un perentorio 6-2 6-1.
Djokovic si presenta da favorito numero uno perché ha dimostrato, lungo tutto il torneo, di essere ancora nella forma dei grandi appuntamenti. Nel corso del torneo soltanto Marin Cilic, in una partita peraltro ad alto tasso di inutilità, ha saputo portarlo al tie-break; nessun altro è riuscito anche solo ad arrivare a 5, con il picco del 6-2 6-2 rifilato in semifinale a Kevin Anderson vincendo 62 dei 99 punti giocati. La finale persa a Parigi-Bercy sembra davvero solo un lontano ricordo dovuto più che altro a un attimo di stanchezza (e, sia ben chiaro, alla bravura di Khachanov).
Zverev, tolta la sconfitta col suo nuovo e allo stesso tempo vecchio avversario, non ha perso altri set, e soprattutto ha vinto i due più importanti del suo torneo fino a questo momento, quelli contro Cilic, che gli servivano per partire col piede giusto verso la semifinale. Si sapeva che il tedesco era l’unico in grado di poter creare dei seri grattacapi a Federer in caso di scontro nel penultimo atto, ma nell’occasione è stato davvero bravo a rimanere concentrato e a giocare un gran tennis, anche dopo il caso che non c’era sul 4-3 per lo svizzero nel tie-break del secondo set (nello specifico, palla sfuggita di mano a un raccattapalle, entrata quindi in campo e punto da ripetere per questo motivo; Federer era in vantaggio nello scambio, il pubblico non ha capito e Zverev si è preso molti immeritati fischi).
Gli elementi per una finale di buon livello ci sono tutti, però è chiaro che il favorito è l’attuale numero uno del mondo. E Zverev, per far partita con questo Djokovic, dovrà fare molta fatica. Ammesso che sia sufficiente faticare per tenere a bada una furia che, da inizio luglio, non sta risparmiando quasi nessuno.
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federico.rossini@oasport.it
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Credits: Leonard Zhukovsky / Shutterstock