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Tennis, Coppa Davis 2019: l’India ci crede “Possiamo battere l’Italia, l’erba è un vantaggio per noi”
“Possiamo battere l’Italia”. In India c’è grande attesa per la sfida del primo turno di qualificazione della Coppa Davis 2019. Venerdì 1 e Sabato 2 Febbraio gli azzurri scenderanno in campo a Calcutta in una sfida molto complicata per la squadra capitanata da Corrado Barazzutti, anche perchè si giocherà sull’erba e dunque su una superficie poco amata dai tennisti italiani.
Il capitano dell’India Mahesh Bhupathi ha parlato dei recenti risultati dei suoi giocatori: “Ramkumar Ramanathan ha fatto finale a Newport quest’anno, Prajnesh Gunneswaran si è qualificato e ha battuto Denis Shapovalov su erba, ecco perché credo che l’erba sia un vantaggio per noi”.
Bhuphati ha spiegato la scelta di giocare sull’erba, decisione presa dopo sei anni dall’ultima volta: “L’Italia ha cinque-sei giocatori in Top 100, abbiamo una chance contro di loro? L’unica risposta logica è l’erba. Giocando in casa abbiamo sempre una possibilità. A Calcutta, su erba, ci inventeremo qualcosa e vedremo come andrà. Inoltre il nuovo formato sarà vantaggioso per l’India perché per battere uno come Fabio Fognini, è più facile farlo in due set che in tre. In generale, quando si gioca contro un tennista più forte, è molto più facile batterlo nel due su tre che nel tre su cinque”.
Anche Zeeshan Ali, uno dei coach della squadra di Davis, ha presentato la sfida con l’Italia: “Giocare sulla terra battuta o sul cemento sarebbe stato complicato, la superficie sulla quale abbiamo le maggiori possibilità contro gli italiani è l’erba. Il punto non è se i nostri giocatori siano forti sull’erba o meno, il punto è che le loro possibilità di vittoria contro gli italiani sono maggiori giocando su erba, piuttosto che su terra o cemento. Certo, uno che è numero 13 del mondo come Fognini sa come si gioca su tutte le superfici. Altrimenti non sarebbe numero 13, ma se consideriamo gli altri giocatori, non hanno così tanta esperienza su erba. Psicologicamente fa differenza.
Erba, quindi fattore decisivo: “Giocare su erba non significa che vinceremo sicuramente, o che loro non sapranno giocarci. -ribadisce Ali – L’erba è piuttosto la superficie che ci dà la maggiore probabilità di battere una squadra come l’Italia.
Possibile convocazione per un veterano come Leander Paes: “Non escludiamo nessuno, la sfida è tra oltre due mesi. La commissione di selezione si riunirà e sceglierà la squadra in quel periodo”
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Foto: Claudio Bosco Livephotosport