Ciclismo
Tour de France 2019, proseguono le indagini sul tifoso che fece cadere Vincenzo Nibali. Procura molto attiva, Squalo ascoltato
Un sabato particolare quello trascorso da Vincenzo Nibali. Ieri a Modane, appena oltre il confine con il Piemonte, è stato ascoltato al Centro di cooperazione di polizia e dogana dopo la denuncia per lesioni che lo Squalo aveva presentato, posteriormente alla caduta nel corso della tappa dell’Alpe d’Huez del Tour de France 2018.
Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, Nibali è stato ascoltato da tre agenti e con l’aiuto di un interprete ha potuto esporre la propria posizione a riguardo con la presenza del proprio legale. Indagini che proseguono sotto l’impulso del Procuratore capo di Grenoble e sembra che si sia giunti ad un buon punto grazie al tanto materiale a disposizione. Non si sa ancora se verranno prese in considerazione eventuali responsabilità dell’organizzazione della Grande Boucle per non aver garantito la sicurezza mentre l’identità del tifoso che ha provocato l’incidente del corridore siciliano potrebbe essere presto individuata.
I sacrifici compiuti dal 34enne, capitano della Bahrain-Merida, non sono stati pochi: il recupero lampo per la Vuelta a España e la sfida del Mondiale, disputati in condizioni non eccellenti, sono un po’ la cartina di tornasole della seconda parte d’annata del nostro portacolori. Nel 2019 si ripartirà per nuovi obiettivi e per mettere un punto a questo epilogo così sfortunato
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Foto: Valerio Origo