Pallavolo
Volley, continuità in casa Italia: la conferma di Blengini e la difficile qualificazione alle Olimpiadi. Se tornasse Juantorena…
L’Italia ha deciso di proseguire sulla linea della continuità, Chicco Blengini ha salvato la panchina dopo il poco soddisfacente quinto posto ai Mondiali e rivestirà il ruolo di CT anche per le prossime due stagioni. La FIPAV ha deciso di onorare il contratto fino al 2020, dunque niente scossoni alla guida della nostra Nazionale di volley maschile: la conferma del coach piemontese, vincitore della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016, è una base di ripartenza per gli azzurri che ora sono attesi da un biennio cruciale e la corsa verso i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 si preannuncia molto difficile e complicata.
Il risultato ottenuto nella rassegna iridata ha indubbiamente lasciato delle crepe in seno al gruppo, scorie che dovranno essere smaltite se si vuole davvero ottenere la qualificazione per l’appuntamento nel Sol Levante. Il torneo preolimpico si dovrebbe disputare dal 2 al 4 agosto nel nostro Paese, con buona probabilità affronteremo la Serbia (che ci ha surclassato nella Final Six di Torino) e altre due formazioni di bassa classifica (ma attendiamo ancora l’aggiornamento del ranking FIVB) e il compito sarà davvero molto arduo perché questa Italia ha palesato delle difficoltà importanti soprattutto nei big match da dentro o fuori.
Osmany Juantorena ha dato il proprio addio alla Nazionale ma la speranza è quella di convincerlo a tornare per darci una mano e ottenere la qualificazione, rimanere fuori dalle Olimpiadi sarebbe un trauma soprattutto dopo aver generato una vera e propria volley mani nelle ultime due stagioni. Senza la Pantera il compito si complicherebbe ulteriormente, l’Italia ha delle evidenti lacune nel reparto schiacciatori e non sarà semplice puntare in alto con Filippo Lanza, Gabriele Maruotti, Luigi Randazzo, Oleg Antonov e altri possibili nuovi elementi. Si è puntato dunque sulla linea della continuità confermando Blengini senza cercare una rottura rilevante che potesse dare uno scossone a tutto lo spogliatoio, speriamo che la soluzione sia quella vincente e che ci riesca a portare a Tokyo: servirà però alzare notevolmente l’asticella, aumentare il nostro livello tecnico e magari introdurre dei giovani (si utilizzerà la Nations League). E poi la suggestione Samuele Papi come nuovo possibile manager delle Nazionali.
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Valerio Origo