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Volley, Tornei Qualificazione Olimpiadi 2020: definiti i sei gironi. Spiccano Italia-Serbia e Polonia-Francia

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La FIVB ha pubblicato il ranking mondiale maschile aggiornato al 21 ottobre, cioè al termine dei Mondiali che si sono svolti in Giappone. La nuova classifica internazionale verrà utilizzata per definire la composizione dei tornei di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020: da regolamento, infatti, le migliori 24 Nazionali del ranking aggiornato al 1° gennaio 2019 (non ci saranno mutamenti prima di capodanno) parteciperanno alle competizioni che metteranno in palio i primi sei posti per i Giochi. Sono stati composti sei gironi da quattro squadre ciascuno che si affronteranno tra loro nel weekend del 9-11 agosto, le sei vincitrici si qualificheranno ai Giochi.


L’Italia se la dovrà vedere con Serbia, Australia e Camerun: gli azzurri non dovrebbero avere problemi contro gli aussies e gli africani dunque tutto si deciderà nello scontro diretto con gli slavi. Spicca il girone di ferro con la Polonia Campione del Mondo, la solida Francia e l’arrembante Slovenia. La Russia non dovrebbe avere difficoltà contro Iran, Cuba e Messico proprio come il Brasile che incrocerà Egitto, Bulgaria e Porto Rico. Gli USA non devono invece sottovalutare Belgio e Olanda mentre la Pool F sarà di basso livello con Canada, Argentina, Finlandia e Cina. Di seguito i gironi dei tornei di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 per quanto riguarda il volley maschile.

 

POOL A: Brasile, Egitto, Bulgaria, Porto Rico

POOL B: USA, Belgio, Olanda, Corea del Sud

POOL C: Italia, Serbia, Australia, Camerun

POOL D: Polonia, Francia, Slovenia, Tunisia

POOL E: Russia, Iran, Cuba, Messico

POOL F: Canada, Argentina, Finlandia, Cina

 

CLICCA QUI PER I GIRONI DI QUALIFICAZIONE FEMMINILI

 

TORNEI QUALIFICAZIONE OLIMPIADI 2020: QUANDO E DOVE SI GIOCA

Si gioca nel weekend del 9-11 agosto 2019. Le sedi di gioco sono ancora da definire.

CHI SI QUALIFICA ALLE OLIMPIADI 2020?

Le prime classificate dei gironi si qualificano ai Giochi.

 





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Foto: FIVB

6 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    17 Novembre 2018 at 13:03

    È solo un giro di soldi. C’è un ranking volendo. Al massimo qualche ripescaggio mediante torneo che non dovrebbe vedere impegnate le prime 12 del rankig.

    • Luca46

      17 Novembre 2018 at 13:05

      Non ha senso poi con tutte le manifestazioni per nazionali e per club che giocatori di primo livello si vedano impegnati in tornei di qualificazione olimpica.

      • Nany74

        18 Novembre 2018 at 12:05

        Sono d’accordo con Luca, era proprio il punto dove volevo arrivare: se parliamo di business e basta allora non c’è nulla da eccepire, anzi, l’FIVB è un esempio da seguire. Se parliamo di solo sport (come dovrebbe essere), andrebbero fucilati tutti all’istante!! Basterebbe creare delle regole ranking eque e far partecipare, al torneo olimpico 16 squadre: le prime dodici del ranking e 4 ripescate da tornei. Garantito un ottimo livello di gioco ed anche spazio a nazionali emergenti, altro che posti calmierati per continente……..

  2. andlau12

    17 Novembre 2018 at 10:57

    Perché matematicamente è l’unico modo corretto per avere gironi complessivamente di pari livello. Anche in altri sport si fa così.
    Il primo girone ha le squadre 1+12+13+24=50
    Il secondo 2+11+14+23=50
    Il terzo 3÷10÷15+23=50
    e così via.
    Poi se il ranking rispecchi o meno i reali valori è un altro paio di maniche.

    • Nany74

      17 Novembre 2018 at 12:53

      L’intenzione sarà anche buona, ma secondo me il girone del Brasile non c’entra niente con quello della Polonia, a prescindere dal ranking veritiero o meno…
      Il problema principale resta il fatto che si collega la partecipazione ad un evento non tanto a quanto fatto vedere nei 4 anni precedenti, quanto a come giochi un singolo torneo (o due..), per cui ingiusto a prescindere, almeno a mio parere.

  3. Nany74

    17 Novembre 2018 at 10:08

    Non capirò mai l’FIVB, lo ammetto! Premesso che è corretto utilizzare il ranking per determinare aventi diritto ai tornei internazionali ecc, quello che mi sfugge è il motivo per cui si fa un “avanti e indietro” del ranking per stilare i gironi. Ad esempio, nel femminile (ma nel maschile è uguale), si sono prese le prime sei posizioni come “testa di serie” e fin qui è perfetto, poi la 7 del ranking è stata inserita come seconda partecipante nel girone delle testa di serie n.ro 6, l’8va del ranking è stata inserita come seconda partecipante nel girone della testa di serie n.ro 5 e così via, col risultato che si creano, come sempre, gironi impegnativi, con squadre forti più o meno equivalenti ed altri gironi praticamente ridicoli. Con tutto il rispetto, ma la pool F, non può essere minimamente paragonata alla pool D (ad esempio). Poi ti ritrovi il Brasile che, STRANAMENTE, si troverà a giocare da solo nella pool di qualificazione…ma pensa te…non l’avrei mai detto che avevano la strada dritta per la qualificazione, chissà cosa ne penseranno i campioni del mondo della Polonia. Posto che, col numero di squadre emergenti e discretamente forti presenti, è impossibile non creare dei gironi più tosti, a questo punto fissiamo le teste di serie ed andiamo a sorteggio, così è veramente la sorte a decidere. Altrimenti vaffa anche ai tornei di qualificazione e creiamo delle regole per stilare il ranking che permettano di usare la stessa classifica per determinare le squadre che avranno il diritto di partecipare alle Olimpiadi. Dopotutto così si premierebbe il periodo di crescita di una squadra e non il come gioca il singolo torneo di qualificazione, forse sarebbe più equo…
    Ovvio che non ho la verità in tasca, ma forse, se ci fosse un vero interesse sportivo e non solamente economico, certi tornei inutili non verrebbero nemmeno organizzati……

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